Ursula von der Leyen e la nomina di Raffaele Fitto: criticità tra i gruppi politici europei

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Ursula von der Leyen e la nomina di Raffaele Fitto: criticità tra i gruppi politici europei - Fonte: Euronews | Gaeta.it

La scelta di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, di nominare Raffaele Fitto vicepresidente esecutivo ha sollevato forti contestazioni tra i gruppi politici del Parlamento europeo, in particolare da parte di Socialisti, Liberali e Verdi. Questi gruppi, pur avendo sostenuto la rielezione della presidente dell'esecutivo europeo, si mostrano scettici riguardo alla collaborazione con personalità provenienti dalla destra radicale, evidenziando i potenziali rischi di una deriva politica più conservatrice in seno alla Commissione.

la posizione dei gruppi politici

Socialisti e Democratici contro la nomina

I Socialisti e Democratici, guidati da Iratxe García Pérez, hanno dichiarato che la nomina di Fitto non rispecchia le aspettative del loro gruppo. La leader ha sottolineato che il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, al quale Fitto appartiene, non è parte della maggioranza che supporta la Commissione von der Leyen. Pérez ha affermato che la presidente era ben consapevole delle opposizioni interne e che il processo di audizione sarà cruciale per valutare le credenziali e il impegno europeo di tutti i candidati. "Dovremo esaminare con grande attenzione le capacità, le conoscenze e l'impegno di ciascuno", ha dichiarato, rimarcando che un giudizio definitivo sarà emesso solo dopo tale fase.

La posizione di Renew Europe

La capogruppo di Renew Europe, Valérie Hayer, ha condiviso sentimenti simili, mettendo in evidenza che anche il suo gruppo aveva espresso riserve riguardo alla decisione. "Siamo stati chiari su questa scelta sin dall'inizio", ha sostenuto, evidenziando che ora sarà fondamentale valutare le candidature in termini di impegno nei confronti dell'Europa e della loro indipendenza rispetto ai governi nazionali. Sarà una fase determinante, dove ogni aspetto del profilo di Fitto, così come degli altri candidati, sarà analizzato con la massima serietà.

Le preoccupazioni dei Verdi

I co-presidenti del gruppo dei Verdi, Terry Reintke e Bas Eickhout, hanno anch’essi criticato la nomina, considerando il passaggio di Fitto a vicepresidente un premio ingiustificato per il governo italiano di Giorgia Meloni, il quale non ha sostenuto la rielezione di von der Leyen. Le affermazioni dei Verdi evidenziano il timore che la presenza di un esponente conservatore in una posizione di rilievo possa far spostare l'orientamento politico della nuova Commissione ulteriormente a destra. Questo inasprimento della politica interna europea è visto come un rischio significativo dai rappresentanti del partito ecologista.

audizioni e processi decisionali

Importanza delle audizioni

Il processo di approvazione dei commissari da parte del Parlamento europeo è articolato e richiede l'approvazione di almeno i due terzi degli eurodeputati membri delle commissioni competenti. Le audizioni sono un passaggio cruciale per valutare le competenze e il background di ciascun candidato. Le audizioni durano un minimo di tre ore e includono sia risposte scritte che orali, permettendo così ai membri del Parlamento di esaminare a fondo le posizioni e le esperienze professionali di ogni commissario.

Il ruolo di Fitto nella nuova Commissione

Raffaele Fitto ha ricevuto la delega per le Riforme e la Coesione e la sua audizione darà la possibilità ai membri del Parlamento di scoprire le sue idee riguardo ai temi chiave che affronterà nel corso del suo mandato. Il contesto politico italiano, caratterizzato da divisioni e tensioni, aggiunge ulteriori complicazioni a questa nomina, in un momento in cui l’Unione Europea sta cercando di navigare in un panorama complesso.

il dibattito sulla composizione della Commissione

Critiche ad altri commissari

Fitto non è l’unico commissario a suscitare perplessità. Altri nomi hanno sollevato critiche tra i gruppi parlamentari. In particolare, l'ungherese Olivér Várhelyi, nominato per "Salute e benessere animale", e Magnus Brunner, per "Affari interni e migrazioni", sono stati oggetto di contestazioni, in particolare da parte dei gruppi di sinistra. Le preoccupazioni evidenziate riguardano non solo l’inadeguatezza professionale di alcuni commissari, ma anche un presunto allineamento politico con posizioni ritenute troppo conservative.

La questione dell'equilibrio di genere

Pur nelle controversie, alcuni aspetti positivi sono stati riconosciuti, come il raggiungimento di una significativa rappresentanza femminile, con il 40% delle donne tra i commissari. Questo aspetto è stato accolto favorevolmente, ma non basta a mitigare le preoccupazioni circa l'orientamento politico generale della Commissione, che è stata definita dai critici come "la più di destra di sempre" nella storia europea.

L'opposizione della destra radicale

Anche i partiti di destra radicale non hanno risparmiato critiche alla composizione della nuova Commissione, lamentando che non rispecchi le aspettative degli elettori. Questo dibattito interno riflette le articolate dinamiche politiche europee e le diverse visioni su quale debba essere il futuro dell'Europa, rivelando le sfide che la Commissione von der Leyen dovrà affrontare nei prossimi anni.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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