Valchiusella in Piemonte, rilancio di un sentiero alpino grazie a finanziamenti e lavori di recupero

Valchiusella in Piemonte, rilancio di un sentiero alpino grazie a finanziamenti e lavori di recupero

Recupero e messa in sicurezza di 17 km della Valchiusella per la Grande Traversata delle Alpi, con nuovo bivacco sostenibile, valorizzazione del turismo lento e tutela culturale del territorio alpino.
Valchiusella In Piemonte2C Rila Valchiusella In Piemonte2C Rila
Il progetto di recupero della Valchiusella mira a restaurare e mettere in sicurezza un tratto della Grande Traversata delle Alpi, valorizzando il territorio con un nuovo bivacco sostenibile e promuovendo un turismo lento e rispettoso dell’ambiente alpino. - Gaeta.it

La Valchiusella, cruciale per la Grande Traversata delle Alpi , sta vivendo una fase decisiva di recupero dopo anni di abbandono. Un progetto locale, supportato da fondi regionali legati al Pnrr, si concentra sulla messa in sicurezza e il miglioramento di un percorso di 17 chilometri tra i Comuni di Traversella e Valchiusa. Oltre alla manutenzione, è prevista la costruzione di un nuovo bivacco sostenibile, con l’intento di rivitalizzare il turismo escursionistico autentico in una zona ancora poco conosciuta ma ricca di natura e storia.

il recupero del sentiero tra pian degli Spergiurati e colle delle Oche

Il tratto interessato dal recupero si snoda tra i pendii alti della Valchiusella, dal Pian degli Spergiurati a quota 2.036 metri fino al Colle delle Oche a 2.417 metri, al confine con la Valle Soana. Qui si incontrano boschi radi, alpeggi abbandonati, corsi d’acqua freddi e panorami ampi e suggestivi. Non sono mancati, però, segnali di degrado: tratti franati, passi pericolosi e sentieri quasi cancellati da tempo e intemperie.

interventi di manutenzione e consolidamento

Il lavoro previsto riguarda circa dieci chilometri di manutenzione straordinaria, con interventi come il consolidamento delle scarpate, la sistemazione del fondo sconnesso e il rifacimento del sedime. L’obiettivo è garantire la sicurezza e la continuità del percorso, indispensabile per chi percorre a piedi la GTA. La spesa stimata è di 186.830 euro e si punta a terminare entro la fine del 2026.

Il buon avanzamento dei lavori permetterà a camminatori e appassionati di tornare a percorrere questo storico sentiero in condizioni accettabili, rispettando la sua natura selvaggia e ancora intatta. Il recupero non riguarda solo la parte tecnica, ma il mantenimento di un pezzo di montagna che conserva tracce importanti della vita alpina e delle tradizioni locali.

un bivacco moderno per un’accoglienza in quota attenta e sostenibile

In quota, lungo questo percorso impegnativo, è in programma la costruzione di un nuovo bivacco vicino all’Alpe Ghiun, a 1.943 metri, alle pendici del Monte Marzo. La struttura andrà a sostituire una vecchia baita caduta in rovina che in passato fungeva da punto di appoggio per gli escursionisti.

caratteristiche della nuova struttura

Il bivacco sarà realizzato secondo criteri di sostenibilità ambientale, con materiali prefabbricati e omologati dal Club Alpino Italiano. La sua funzione sarà di garantire riparo e confort anche in condizioni climatiche difficili, offrendo un appoggio essenziale senza stravolgere il paesaggio. Sarà una piccola casa temporanea per chi affronta il cammino a piedi, lontano dai servizi urbanizzati, ma ben inserita nel contesto naturale.

Questa scelta di progettare piuttosto che recuperare la struttura preesistente è legata all’economicità e alla funzionalità, che non avrebbero potuto essere assicurate con il semplice restauro della baita crollata. Il bivacco rappresenterà un punto di riferimento, un presidio capace di rendere più accessibile e sicuro uno dei tratti più isolati della GTA.

la valchiusella: un territorio che resiste alla modernità veloce

La Valchiusella è una valle poco frequentata dal turismo di massa, caratterizzata dalla presenza di piccoli borghi storici, boschi, torrenti e paesaggi alpini non alterati. Si trova al confine tra la pianura canavesana e le Alpi Graie, offrendo un ambiente naturale severo e autentico. Il territorio conserva ancora vestigia di antiche attività umane, come l’estrazione mineraria a Traversella, e segni di cultura alpina tradizionale, come le mulattiere e le cappelle votive.

Qui le comunità si sono mantenute legate alla montagna nel tempo, sopportando la fatica e l’isolamento, e oggi puntano sul turismo lento e rispettoso come possibile chiave di sviluppo. Questo significa valorizzare i sentieri, gli alpeggi e gli spazi naturali, senza costruire strutture invasive come impianti sciistici o grandi resort.

dinamiche demografiche e opportunità turistiche

Lo scenario attuale vede l’emigrazione e lo spopolamento come problemi rilevanti, soprattutto nelle valli alpine, ma gli interventi per il recupero dei sentieri e la valorizzazione dei paesaggi offrono un’opportunità per invertire questa tendenza. La Valchiusella non vuole essere solo un luogo da visitare, ma un ambiente da vivere con calma e senso di rispetto.

la convivenza con le comunità di damanhur e il paesaggio spirituale della valle

Un elemento particolare della Valchiusella è la presenza delle Comunità di Damanhur, un progetto spirituale e culturale nato negli anni Settanta che ha richiamato persone da ogni parte del mondo. Questa realtà convive con la tradizione montanara, creando un intreccio di stili di vita e di visioni diverse che arricchiscono l’identità della valle.

un intreccio di culture e visioni

La convivenza tra la cultura alpina e l’esperienza di Damanhur contribuisce a fare del territorio un esempio di contaminazione tra antichi saperi e nuove forme di comunità. La valle manifesta quindi anche un valore simbolico, come luogo dove la natura e la vita umana si incontrano in equilibrio.

Qui il turismo è piuttosto discreto e non commerciale. “Non si trovano strutture dedicate al consumo ma piuttosto prodotti locali destinati alla comunità e visitatori che cercano un rapporto diretto con l’ambiente.” I sentieri sono battuti da escursionisti solitari, amanti del silenzio e del paesaggio non modificato.

il rilancio della grande traversata delle alpi in valchiusella come sfida culturale

Il progetto di rifacimento e miglioramento del tratto valchiusellese della GTA non rappresenta soltanto un intervento tecnico. Vuole essere un segnale forte, un gesto di tutela culturale e civile in un’area montana che ha attraversato difficoltà e rischiava l’abbandono totale.

Restituire un percorso che racconta secoli di fatica, transumanze e vita alpina significa anche ridare senso alla montagna come luogo di esperienza autentica. Il bivacco sarà un simbolo di questa rinascita, un luogo dove poter fermarsi sotto il cielo stellato, lontano da luci e rumori artificiali.

Allo stesso tempo, questo impegno può accendere nuove energie per la valle, portando incremento di presenze turistiche compatibili con il rispetto del territorio e stimolando un’economia locale legata a servizi semplici e accoglienza genuina. La Valchiusella potrebbe così uscire dalla condizione di meta per pochi per diventare una destinazione più conosciuta da chi cerca paesaggi e tempi diversi.

La montagna chiede tempo e passi lenti, non clamore e vie rapide. Valchiusella si prepara a offrire questo, con un percorso che riporta in vita spazi antichi e una natura che ancora conserva gli echi di storie dimenticate.

Change privacy settings
×