Valencia, Budapest e Atene: nuove misure contro il turismo e gli affitti illegali

Valencia, Budapest e Atene: nuove misure contro il turismo e gli affitti illegali

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Valencia, Budapest e Atene: nuove misure contro il turismo e gli affitti illegali - Fonte: Euronews | Gaeta.it

L’evoluzione del panorama turistico in molte città europee spinge le amministrazioni comunali ad adottare politiche più restrittive. Per affrontare il fenomeno del turismo eccessivo e degli alloggi illegali, città come Valencia, Budapest e Atene stanno introducendo nuove normative che mirano a proteggere i residenti e a garantire un miglior equilibrio tra turismo e vita quotidiana.

Valencia e la battaglia contro gli affitti turistici illegali

Il piano di María José Catalá

Il sindaco di Valencia, María José Catalá, ha avviato un’iniziativa per affrontare la crescente problematica degli affitti a breve termine non autorizzati. La sua amministrazione ha annunciato l’intenzione di sospendere l’erogazione di acqua ed energia elettrica agli alloggi turistici illegali. Questa misura nasce dall’esigenza di tutelare i residenti permanenti, i quali si trovano spesso a fronteggiare disagi derivanti dalla presenza di turisti in ambito urbano. Catalá ha riconosciuto che gli affitti turistici influiscono negativamente sui prezzi degli affitti locali e contribuiscono alla scomparsa del commercio di vicinato, favorendo invece negozi dedicati esclusivamente ai turisti.

Sanzioni e ispezioni in aumento

Per combattere l’evasione delle normative sugli affitti, la sindaca ha richiesto poteri ampliati per poter imporre sanzioni nervose ai proprietari di appartamenti turistici illegali. Sono previste multe che possono arrivare fino a 600.000 euro. Quest’anno, le ispezioni nei vari appartamenti turistici sono aumentate del 454%, con un drastico incremento delle segnalazioni da 73 nel 2022 a 449 nel 2024. Già 278 appartamenti illegali sono stati chiusi nel corso dell’anno. Queste azioni evidenziano l’impegno del comune di Valencia nel garantire la legalità in questo settore.

Limitazioni al traffico delle navi da crociera

Oltre a tali misure, Catalá ha manifestato intenzione di rivedere le normative riguardanti le navi da crociera. La città sta considerando di limitare l’arrivo delle mega-navi da crociera per minimizzare l’impatto ambientale e sociale del turismo. La formazione di un gruppo di lavoro dedicato, costituito da membri del Consiglio comunale e del settore crocieristico, rappresenterebbe un passo ulteriore verso una gestione più sostenibile del flusso turistico.

Budapest e il divieto degli affitti brevi

L’approccio della capitale ungherese

Budapest ha deciso di non essere da meno, implementando un divieto totale per gli affitti a breve termine in alcune zone della città. Questa iniziativa è il risultato di un referendum popolare che ha visto la maggioranza degli elettori favorevoli a restrizioni più severe. A partire dal 1° gennaio 2026, il divieto riguarderà in particolare il Distretto VI, noto come Terézváros, un’area densamente popolata che sta affrontando sfide significative legate alla disponibilità di alloggi.

Scontento dei residenti

Il 54% degli abitanti ha votato a favore di queste misure, evidenziando come molti cittadini ungheresi siano frustrati dall’impatto degli affitti brevi sulla loro vita quotidiana e sulla carenza di abitazioni. Il governo potrebbe estendere restrizioni simili in altre aree del paese, reagendo così alle crescenti preoccupazioni legate al turismo e alla sostenibilità abitativa.

Atene e le restrizioni sugli affitti a breve termine

Decisioni sul futuro degli affitti

Atene ha comunicato l’intenzione di introdurre un divieto temporaneo per le nuove locazioni a breve termine, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025. Questa decisione segue quella di Budapest, con l’obiettivo di regolare il mercato degli affitti e rispondere alle esigenze dei residenti. Durante il primo anno di attuazione, il divieto si applicherà specificamente ai distretti con una significativa incidenza di affitti brevi.

Tassa di soggiorno aumentata e impatti sul turismo

Il comune di Atene prevede anche un incremento della tassa di soggiorno sugli affitti brevi, che passerà da 1,5 euro a 8 euro durante l’alta stagione. Questa misura rappresenta un tentativo di gestire le problematiche generate dal turismo, inclusi gli effetti delle catastrofi naturali che hanno colpito la Grecia. Nonostante queste restrizioni, il paese prevede un record di entrate turistiche nel 2024, con stime che parlano di oltre 22 miliardi di euro.

L’insieme di queste iniziative in diverse città europee sottolinea la crescente necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze del turismo e il rispetto delle comunità locali.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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