Una serata memorabile al Giffoni Film Festival ha visto Valeria Golino svelare i dettagli della sua prima serie da regista, “L’arte della gioia“. L’evento ha attirato l’attenzione di cinefili e appassionati, grazie alla presenza di un cast di talento, tra cui Tecla Insolia, Giuseppe Spata e Alma Noce. La serie, targata Sky Original, si basa sul celebre romanzo di Goliarda Sapienza, un’opera che, venerata solo postuma, esplora le sfide e i sogni di una giovane donna siciliana nel contesto prebellico.
L’opera di Goliarda Sapienza: un adattamento atteso
Il romanzo “L’arte della gioia” è una delle opere chiave di Goliarda Sapienza, una scrittrice di grande spessore che ha saputo rappresentare in modo magistrale la complessità delle esperienze femminili. La serie racconta la vita di Modesta, una giovane donna che vive in Sicilia all’inizio del Novecento e affronta la scoperta della propria sessualità e dell’ambizione per una vita migliore. Valeria Golino racconta di aver avuto un legame speciale con Sapienza, avendo avuto l’opportunità di conoscerla durante la sua giovinezza, quando recitava nel film “Storia d’Amore” di Francesco Maselli.
Golino condivide di aver letto il libro due volte prima di accettare l’invito a dirigere la serie. I diritti del romanzo sono stati acquisiti dopo un lungo percorso, e inizialmente le era stato proposto di interpretare il ruolo di Modesta. Tuttavia, l’idea di un adattamento televisivo si è rivelata la scelta vincente: dopo sei mesi di stesura, il team creativo ha compreso che due ore non sarebbero state sufficienti per rendere giustizia alla complessità della storia.
Il cast e la magia sul set
Durante il Giffoni Film Festival, il cast ha elogiato le capacità di Golino nel gestire il set e nel creare un’atmosfera di empatia tra gli attori. Giuseppe Spata, che interpreta Rocco, ha sottolineato come la regista fosse in grado di risolvere le fatiche e le incertezze degli attori prima che questi avessero il tempo di esprimerle. La sua metodologia ha permesso una libertà creativa che ha reso le riprese ancora più autentiche e coinvolgenti.
Alma Noce, la cui interpretazione di Cavallina ha arricchito la narrazione, ha concordato dicendo che la regista si è immersa completamente nelle esperienze emotive dei personaggi. La protagonista della serie, Tecla Insolia, ha ricordato con ardore le intense giornate di ripresa, definendole come un viaggio temporale che ha risucchiato completamente il gruppo artistico.
Modesta: un’antieroina complessa
Tecla Insolia ha il compito di portare in scena Modesta, una giovane donna caratterizzata da una forte sensualità e coraggio, che aspira a conquistare la propria felicità nonostante le difficoltà. Il personaggio è descritto da Golino come “feroce, ma anche buono”, simbolo di una gioventù piena di contraddizioni e di evoluzione. Questa figura rappresenta una vera e propria antieroina, rara nel panorama cinematografico contemporaneo, a cui Golino ha voluto dare voce in un contesto in cui molti personaggi femminili risultano privi della stessa profondità.
L’approccio della Golino alla creazione di personaggi femminili forti e complessi offre una nuova prospettiva nella narrazione audiovisiva, attirando non solo gli appassionati di cinema, ma anche critici e studiosi. La serie “L’arte della gioia” promette di essere non solo un racconto di formazione, ma una celebrazione della resilienza femminile nel corso della storia.
L’attesa per la sua uscita è palpabile, e i temi trattati promettono di generare un ampio dibattito e riflessione nel pubblico.