La presentazione del nuovo film di Valerio Mastandrea evidenzia un tema centrale della vita: la fragilità come opportunità di crescita e scoperta personale. In un’intervista esclusiva con Adnkronos, l’attore e regista ha parlato del suo progetto ‘Nonostante’, che arriverà nelle sale cinematografiche a marzo 2025, dopo la sua première alla Mostra del Cinema di Venezia.
un film sulle emozioni e l’amore
trama e tema principale
‘Nonostante’ narra la vita di un uomo che ha trovato la sua serenità in un ambiente ospedaliero, dove la routine quotidiana sembra offrirgli un rifugio sicuro. Tuttavia, la situazione cambia drammaticamente con l’introduzione di una nuova paziente, la quale irrompe nella sua vita e lo costringe a confrontarsi con le sue emozioni. Questo incontro inaspettato porta alla luce tematiche profonde, come la morte e l’amore, che sono centrali nel racconto. In questo modo, il film affronta il delicato equilibrio tra vita e morte, rivelando che per esplorare la bellezza della vita è necessario confrontarsi anche con l’inevitabilità della fine.
Mastandrea descrive l’ospedale come un simbolo metaforico della vita: “La condizione di immobilità dei personaggi rispecchia anche l’immobilità di chi vive nel quotidiano, confinato in routine che non osano esplorare nuove strade.” L’idea è che il film non tratta solo la fisiologica presenza della malattia, ma invita a riflettere sulle paure e sugli stati stagnanti che caratterizzano spesso l’esistenza.
il messaggio di fragilità e vulnerabilità
riflessioni su fragilità e forza
In un’epoca in cui la vulnerabilità è spesso vista come una debolezza, Mastandrea ribalta questa concezione, suggerendo che la fragilità possa rappresentare un “valore puro”. Infatti, durante l'intervista ha sottolineato che è fondamentale riconoscere la vulnerabilità come una forza, piuttosto che un difetto, specialmente per il genere maschile, storicamente stigmatizzato dalla necessità di mostrare solo forza e virilità.
Mastandrea stesso trae ispirazione da esperienze passate, come dal suo ruolo in ‘C’è ancora domani’, un film in cui il suo personaggio affronta complessità importanti legate alla violenza domestica. “Ogni progetto lascia un insegnamento. È necessario trattare le tematiche più gravi con semplicità, senza compromettere l’originalità,” afferma l’attore, evidenziando come il cinema possa fungere da veicolo di riflessione e di crescita personale.
il futuro del cinema italiano
prospettive e opportunità internazionali
Mastandrea ha anche voluto esprimere il suo augurio per il futuro del cinema italiano, auspicando una maggiore visibilità all’estero per le realtà cinematografiche contemporanee. Secondo lui, i registi e le registe devono avere il coraggio di affrontare temi attuali, non solo limitarsi a raccontare storie del passato. “Il cinema può e deve parlare del presente con forza, attingendo dal passato o proiettandosi verso il futuro,” dice.
Le sfide nel colpire l’immaginario collettivo sono molteplici, e affrontarle può risultare complicato; tuttavia, ci sono certamente talenti in grado di farlo. Mastandrea nutre la speranza che il nuovo film e i prossimi progetti possano contribuire a portare la cultura cinematografica italiana verso nuovi orizzonti, rendendola un punto di riferimento anche a livello internazionale.
Il film ‘Nonostante’ promette quindi di essere un'opera significativa, capace di indurre una profonda riflessione sulle fragilità e le emozioni che caratterizzano l’esistenza umana. La partecipazione alla Mostra di Venezia rappresenta un’importante tappa per questo progetto, destinato a sollevare interrogativi e conversazioni sul significato dell'amore e della vita stessa.
