Alla fiera Vinitaly di Verona, attualmente in corso fino a mercoledì 9 aprile, Celestino Gaspari, imprenditore della cantina Zìmē, propone un viaggio nel tempo attraverso il vino Valpolicella. La manifestazione, considerata un importante punto d’incontro per il settore vitivinicolo, permette di riscoprire le radici di questo vino dalla storia antica e significativa. Tra le novità, spicca il Valpolicella Rêverie, presentato in caratteristici fiaschi, simbolo di una tradizione millenaria e di una passione che continua a vivere e a crescere.
Il legame con la tradizione
Celestino Gaspari descrive il vino Valpolicella come il fondamento del suo mondo vitivinicolo. “Riassumerlo in un fiasco significa rammentare che questo vino era il cuore della viticoltura in Valpolicella”, afferma con fermezza. Questo richiamo al passato non è solo un semplice esercizio nostalgico, ma un modo per ricordare come il Valpolicella rappresenti l’origine di diverse creazioni vinicole. Le varie etichette della cantina, come From Black to White, Oseleta, Kairos e le pregiatissime Amarone Classico e Riserva La Mattonara, nascono dall’incredibile ricchezza del territorio. Ognuno di questi vini racconta una storia, una fusione tra natura e competenza, essenziale per la tradizione vinicola locale.
Gaspari sottolinea l’importanza di mantenere intatta l’autenticità del Valpolicella, rendendo omaggio nel contempo alla varietà e alla complessità che questo territorio può offrire. La passione per il vino è visibile in ogni bottiglia; ogni fiasco racchiude una storia di duro lavoro e dedizione, mantenendo vive le antiche tradizioni.
L’innovazione dietro il vino Harlequin
L’acclamato Harlequin, uno dei progetti più rappresentativi di Gaspari, getta un ponte tra tradizione e innovazione. “Harlequin è il vino iconico che non c’era, oggi, dopo un percorso di esperienza, è diventato tale”, spiega il fondatore, evidenziando come il vino sia il risultato di un perfetto equilibrio tra le antiche pratiche vinicole e le nuove tecniche. Presentato nella sua annata 2003 durante l’Opera Wine, evento che ha aperto le porte alla fiera Vinitaly 2025, Harlequin si distingue per il suo legame con il linguaggio visivo dell’arte, un aspetto che Gaspari dichiara di sentire profondamente. Questo vino si propone quindi non solo come una bevanda, ma anche come un’opera d’arte da gustare.
La scelta degli ingredienti e la selezione del territorio vengono vissuti da Gaspari come un processo fondamentale. Ogni dettaglio è curato con attenzione, sottolineando il legame tra il vino e la sua terra d’origine, i cui elementi naturali si uniscono in una sinfonia di sapori e profumi. La visione dell’imprenditore è chiara: raccontare la maestria di un territorio attraverso un prodotto che riflette la sua unicità e importanza.
Un manifesto della viticoltura contemporanea
La partecipazione di Zìmē al Vinitaly 2025 segna un momento significativo per il vino italiano. Non solo come manifestazione commerciale, ma anche come spazio di riflessione sull’importanza della tradizione nel contesto moderno. L’approccio di Gaspari si allinea con una visione più ampia riguardo il futuro del settore vitivinicolo, dove il rispetto per il passato si sposa con l’innovazione necessaria per rispondere alle mutevoli domande del mercato.
La loro presenza al Vinitaly, con la presentazione di vini che racchiudono storie, tradizioni e innovazioni, dimostra come la Cantina Zìmē si posizioni come un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo. L’attenzione ai dettagli e il costante impegno nella ricerca dell’eccellenza rappresentano un chiaro segnale di come la storia del vino Valpolicella continui a scriversi, un sorso alla volta.