Negli ultimi giorni si è verificato un grave furto di sicurezza e vandalismo presso l’istituto tecnico «Vincenzo Arangio Ruiz» di viale Africa, all’Eur. Secondo le indagini condotte dai carabinieri della compagnia Eur, l’episodio sarebbe stato perpetrato da studenti interni all’istituto. I vandali hanno svuotato venti estintori all’interno della palestra e lungo i corridoi, causando preoccupazione tra i genitori e la dirigenza scolastica.
Il raid dopo la mini-occupazione
Il raid dei vandali è avvenuto cinque notti dopo la conclusione di una mini-occupazione organizzata da alcuni studenti il 14 e 15 gennaio. L’occupazione era stata giustificata dai ragazzi come protesta per le precarie condizioni dell’edificio scolastico, in particolare a seguito di un episodio in cui un compagno è rimasto bloccato in un bagno a causa di una porta difettosa. Le settimane seguenti hanno visto una situazione di tensione all’interno della scuola e la dirigenza ha espresso il proprio disappunto nei confronti delle modalità di protesta, giudicate inaccettabili.
Il blitz ha destato preoccupazione sia tra i genitori degli studenti sia tra il personale scolastico. La mancanza di telecamere di sorveglianza utili a identificare i responsabili ha reso le indagini più complesse, ma si sta indagando sulla possibilità che l’azione vandalica possa essere correlata all’occupazione e, allo stesso tempo, a un periodo di stress scolastico dovuto all’approssimarsi di interrogazioni e verifiche scritte.
Indignazione da parte dei genitori
Di fronte a questo ennesimo atto vandalico, i genitori degli studenti non hanno tardato a prendere posizione. In una comunicazione scritta, hanno espresso il loro profondo disagio per le ripetute azioni di disturbo alla didattica e hanno sottolineato come sia inaccettabile che un piccolo gruppo di studenti possa limitare la libertà e il diritto allo studio di altri. I genitori hanno richiesto un intervento delle autorità competenti per individuare i responsabili e adottare misure per prevenire simili episodi in futuro.
Questa situazione ha esacerbato le preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al clima educativo all’interno dell’istituto. I genitori hanno chiesto segnali chiari da parte della scuola e delle autorità, sottolineando la necessità di misure disciplinari adeguate per chi si rende protagonista di simili comportamenti.
Un problema che si ripete
Le modalità dell’irruzione e il tempismo hanno fatto sorgere interrogativi su possibili collegamenti con eventi passati. Nel 2022 si era verificato un episodio simile, quando, sempre prima dell’alba, i vandali svuotarono estintori e danneggiarono ben 74 finestre dell’edificio. In precedenza, già nel 2015, due falsi allarmi bomba avevano costretto la dirigenza a fermare le lezioni, segno di un problema persistente nella gestione della sicurezza all’interno della scuola.
Ora l’attenzione è rivolta a garantire un ambiente di apprendimento sereno e sicuro per tutti gli alunni. Le indagini in corso potrebbero rivelare ulteriori dettagli sui responsabili e sulle motivazioni dietro a questo atto, mentre la comunità scolastica attende misure concrete per tutelare il diritto all’istruzione e garantire un clima educativo positivo.
Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano