Vandalismo a Civitavecchia: il busto di Luigi Calamatta distrutto, indignazione in città

Vandalismo a Civitavecchia: il busto di Luigi Calamatta distrutto, indignazione in città

Vandalismo a Civitavecchia: distrutto il busto di Luigi Calamatta. L’Amministrazione comunale e i cittadini si mobilitano per la salvaguardia del patrimonio culturale e l’identità della comunità.
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Vandalismo a Civitavecchia: il busto di Luigi Calamatta distrutto, indignazione in città - Gaeta.it

Un episodio di vandalismo scuote Civitavecchia, con la distruzione del busto di Luigi Calamatta. La scoperta, avvenuta prima delle festività natalizie, ha sollevato un’ondata di indignazione tra i cittadini e l’Amministrazione comunale, che si è attivata per comprendere le dinamiche di questo atto sconsiderato. L’opera, importante dal punto di vista culturale e simbolico, è stata presa in custodia dagli uffici comunali, mentre l’Amministrazione si prepara a confrontarsi con la gravità della situazione. Le istituzioni richiamano i cittadini a partecipare attivamente nella protezione del patrimonio pubblico.

La reazione dell’amministrazione comunale

Il sindaco di Civitavecchia, Piendibene, ha espresso il proprio disappunto in merito al vandalismo. Con parole cariche di emozione ha dichiarato: “Vergogna! Vergogna! Vergogna!”. La sua indignazione rispecchia il sentimento di molti cittadini, che vedono questo atto non solo come un danno al patrimonio artistico, ma anche come un attacco all’identità stessa della comunità. Il primo cittadino ha promesso un intervento tempestivo per il ripristino del busto, chiarendo che la priorità è quella di riportare in essere un simbolo che rappresenta l’appartenenza e la storia della città.

“In un momento così difficile,” ha proseguito il sindaco, “è necessario che ogni cittadino senta il dovere di contribuire alla salvaguardia dei beni comuni. Ogni informazione è preziosa e chiunque possa avere notizie utili deve contattare le autorità preposte. Non possiamo permettere che simili atti rimangano impuniti.”

Questa vicenda pone l’accento su un tema cruciale: la necessità di una maggiore tutela e di una responsabilizzazione collettiva verso il patrimonio culturale. Il sindaco ha invitato i cittadini a sviluppare un senso di comunità e di attaccamento al patrimonio pubblico, affinché sia vigilato e rispettato da tutti.

L’impegno dell’assessore all’ambiente

L’assessore all’ambiente, Stefano Giannini, ha sostenuto l’appello del sindaco, sottolineando l’importanza di indagini per raccogliere eventuali prove video utili a identificare autori e circostanze del fatto. “Stiamo cercando di capire se ci sono immagini utili,” ha dichiarato. Occorre, quindi, fare appello a tutte le persone che si trovavano in zona, affinché forniscano qualsiasi informazione utile. Il suo commento appare contraddistinto da una certa desolazione: “Che tristezza…”. Un sentimento che è comune a molti, testimoniando la profondità del disagio provato dalla comunità.

Alla luce di questo evento, si rende sempre più evidente che la protezione del patrimonio culturale richiede un impegno collettivo. L’auspicio è quello di alimentare una cultura della tutela, dove cittadini e istituzioni collaborano attivamente per evitare il ripetersi di simili vandalismi. L’educazione al rispetto dei beni comuni, dunque, diventa essenziale per preservare l’identità culturale di una città con una storia ricca e profonda, com’è Civitavecchia.

L’Amministrazione, per non lasciare nulla al caso, ha attivato programmi di sensibilizzazione, volti a informare i cittadini sui valori storici e culturali delle opere pubbliche. Con il ripristino del busto di Luigi Calamatta, si spera di trasmettere un messaggio chiaro di unità e di responsabilità, per combattere insieme l’inciviltà e costruire una comunità più forte e consapevole del proprio patrimonio.

Ultimo aggiornamento il 26 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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