Vasto: convegno sul tema della mafia e legalità attrae pubblico e autorità locali

Vasto: convegno sul tema della mafia e legalità attrae pubblico e autorità locali

Il convegno “Mafia e Legalità” a Vasto ha riunito esperti e istituzioni per discutere l’importanza della memoria e dell’educazione alla legalità nella lotta contro le mafie in Italia.
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Vasto: convegno sul tema della mafia e legalità attrae pubblico e autorità locali - Gaeta.it

Si è tenuto al Teatro Comunale Rossetti di Vasto un convegno dal titolo “Mafia e Legalità: il dovere della memoria, le sfide del presente”. Promosso dal Consiglio regionale dell’Abruzzo e dall’Osservatorio della Legalità, con il patrocinio del Comune e dell’Ordine degli Avvocati, l’evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo istituzionale, giudiziario e della società civile. Le riflessioni emerse sono state importanti per affrontare le problematiche legate alla legalità in Italia, mettendo in luce gli sforzi nella lotta contro le mafie.

La voce della Commissione Parlamentare Antimafia

Un intervento significativo è stato quello dell’onorevole Chiara Colosimo, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Colosimo ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità, definendola “la più grande forma di prevenzione” nella lotta contro la mafia. Secondo le sue parole, “il contrasto alla criminalità non deve limitarsi solo alle aule di giustizia, ma deve coinvolgere le scuole e le comunità locali”. La presenza al convegno di Vasto, ha ribadito la deputata, rappresenta un segnale di attenzione da parte dello Stato verso le realtà che desiderano opporsi alla mafia e costruire una società più consapevole e resistente.

La relatrice ha puntato a creare una connessione tra gli istituti pubblici e il cittadino, evidenziando come i momenti di confronto come quello di Vasto siano cruciali per alimentare un tessuto sociale sano e collaborativo. “La legalità deve diventare un valore condiviso se si desidera vedere cambiamenti duraturi nelle comunità”.

L’apporto delle vittime della mafia

L’avvocato Fabio Trizzino, noto legale della famiglia Borsellino, ha condiviso la sua esperienza, raccontando di come l’Abruzzo rappresenti un luogo di lotta e resilienza. Trizzino ha sentito una forte connessione con il pubblico, evidenziando l’importanza dei temi trattati e l’attenzione mostrata dai presenti. Il legale ha ringraziato la comunità di Vasto per l’accoglienza ricevuta e ha sottolineato l’importanza di continuare a perseguire la verità, non solo come un atto necessario ma come una forma di riconoscimento collettivo di una vicenda che travalica i confini individuali.

Le sue parole hanno richiamato l’attenzione sull’importanza di non dimenticare le ingiustizie del passato e sull’urgenza di mantenere viva la memoria come strumento di difesa della giustizia sociale. “Ogni occasione di dialogo deve essere sfruttata per accrescere la consapevolezza su tali tematiche”.

L’impegno verso le nuove generazioni

Il cofondatore del Premio Borsellino, Leo Nodari, ha offerto una riflessione sul ruolo cruciale che le nuove generazioni devono giocare nella lotta alla mafia. Ha affermato che “il ricordo delle vittime deve diventare un impegno attivo da trasmettere ai giovani, educandoli ai valori di verità, coraggio e responsabilità”. Questo lavoro educativo non è solo un dovere morale, ma rappresenta un passo fondamentale per costruire una società libera dalla paura e dalla violenza.

Nodari ha posto l’accento sul fatto che i giovani devono essere sensibilizzati alla cultura della legalità, per poter comprendere l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata, che spesso si cela in aspetti quotidiani e normali della vita. La prospettiva di una società più giusta è legata alla capacità dei giovani di sognare e impegnarsi attivamente in questo percorso.

Riflessioni sulla giustizia in Abruzzo

Francesco Prospero, Consigliere regionale dell’Abruzzo e Presidente dell’Osservatorio della Legalità, ha ribadito quanto sia cruciale la memoria delle persone che hanno immolato la propria vita per la giustizia. Ha puntualizzato che commemorare queste figure non deve assomigliare a semplice lutto, ma deve trasformarsi in un concreto impegno quotidiano verso la legalità.

Secondo Prospero, “l’Abruzzo non deve tollerare ambiguità o comportamenti poco chiari”. La regione si impegnerà a combattere ogni forma di illegalità e a sostenere i territori più vulnerabili. Il suo intervento ha avuto un tono fermo e deciso, segnalando che l’Osservatorio rimarrà attivo nel promuovere la cultura della legalità e nella protezione dei cittadini.

Il valore di testimonianze e presenza istituzionale

Anche il senatore Etelwardo Sigismondi ha preso parte al dibattito, evidenziando il significato delle testimonianze presentate durante il convegno. Ha richiamato l’attenzione su come la malavita organizzata sia più vicina di quanto si possa immaginare, sottolineando che “le azioni quotidiane di ogni cittadino dovrebbero ispirarsi ai principi della legalità”. Ha discusso anche dell’importanza di difendere i tribunali di aree come Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano, sottolineando come questi siano presidi fondamentali della giustizia.

Il convegno è stato condotto dal giornalista Pietro Lambertini, il quale ha saputo gestire i vari interventi con competenza e sensibilità, creando uno spazio di dialogo fertile. Presenti all’evento erano numerose autorità civili e militari, a testimonianza di quanto il tema trattato rivesta un’importanza cruciale per tutta la comunità.

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