Il mese di gennaio si distingue ogni anno per l’iniziativa Veganuary, un’iniziativa internazionale che promuove la consapevolezza verso un’alimentazione vegana. Lanciata nel 2014, questa campagna ha coinvolto un numero crescente di persone a livello globale, stimolando riflessioni su questioni etiche, ambientali e di salute. Un’indagine recente ha svelato che nel 2023 ben 25 milioni di persone hanno partecipato all’iniziativa, e per quest’anno i numeri potrebbero aumentare, con nuovi Paesi come Malesia, Perù e Canada che si uniscono alla causa.
Crescita globale del veganuary
Con il passare degli anni, Veganuary ha ampliato il proprio raggio d’azione, attirando l’attenzione di partecipanti in 20 Paesi, inclusa l’Italia. Inizialmente confinata alle nazioni anglosassoni, l’iniziativa ha saputo farsi strada nel cuore delle culture alimentari in tutto il mondo. Le persone sono incoraggiate a iscriversi al sito www.veganuary.it, dove possono pianificare il proprio percorso e ricevere ogni giorno ricette e consigli pratici per adottare un’alimentazione vegetale. Un aspetto interessante è che gli iscritti hanno l’opportunità di iniziare la sfida in qualsiasi giorno del mese, così da poter adattare Veganuary alle proprie esigenze personali.
Nel 2024, il 7,2% della popolazione italiana risulta seguire una dieta vegetariana, mentre il 2,3% si identifica come vegano. Questo porta a una generalizzata propensione verso una dieta priva di carne, con quasi uno su dieci italiani che ha abbracciato questo stile di vita, un incremento significativo rispetto al 6,6% del 2023. Tra il 2014 e il 2024, è sorprendente notare che il numero di vegani è aumentato quattro volte, un chiaro sintomo di un cambiamento nei costumi alimentari.
Adattamento della ristorazione italiana
La crescente richiesta di opzioni vegane e vegetariane ha stimolato una profonda evoluzione nel settore della ristorazione. Secondo un sondaggio di SumUp, una fintech operante nei pagamenti digitali, il 61% dei ristoranti in Italia ha iniziato a offrire alternative vegane e/o vegetariane nei propri menù. Questo segnale indica non solo una risposta alle nuove esigenze dei consumatori, ma anche un’apertura verso un futuro più sostenibile in cucina. La ristorazione, tradizionalmente legata a piatti di carne, sta abbracciando nuovi ingredienti e tecniche culinarie, rendendo la dieta vegetale accessibile a un pubblico sempre più vasto.
La domanda di piatti vegetali è supportata da dati che evidenziano i benefici ambientali associati a tali scelte alimentari. Effettivamente, Claudio Pomo, responsabile dello sviluppo di Essere Animali, ha commentato che il movimento Veganuary ha un impatto significativo: per ogni milione di persone che scelgono di adottare un’alimentazione vegana per un mese, vengono risparmiati oltre 6 milioni di litri di acqua, 100 mila tonnellate di CO2 equivalente e la vita di oltre 3 milioni di animali. Questi dati stimolano riflessioni sul modo in cui le nostre scelte alimentari possano influenzare il pianeta.
Le statistiche scioccanti sulla vita animale
Secondo la FAO, il consumo umano causa la morte di circa 600 miliardi di pesci selvatici, 100 miliardi di pesci allevati, 86 miliardi di uccelli e 4,5 miliardi di mammiferi ogni anno, per un totale di oltre 700 miliardi di animali. Queste cifre drammatiche influenzano le discussioni sulle pratiche di allevamento e sull’impatto della nostra alimentazione sugli ecosistemi marini e terrestri. Veganuary si propone non solo come una sfida personale, ma anche come un buon punto di partenza per sensibilizzare e riflettere sulle modalità di consumo e sulla riduzione dell’impatto ambientale, spingendo le persone a scegliere alternative più sostenibili.
L’iniziativa Veganuary per il 2024 promette di continuare a crescere, coinvolgendo sempre più persone in tutto il mondo e contribuendo a costruire una comunità globale di individui consapevoli delle proprie scelte alimentari e delle loro conseguenze sul pianeta.
Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Sara Gatti