Vendevano auto mai esistite: denunciati due truffatori di Vignanello

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Vendevano auto mai esistite: denunciati due truffatori di Vignanello - Fonte: Fanpage | Gaeta.it

Due uomini sono stati denunciati dai Carabinieri di Vignanello per aver perpetrato una grave truffa online legata alla vendita di auto inesistenti. Hanno ingannato diversi compratori, chiedendo acconti e sparendo nel nulla. Le indagini hanno rivelato un modus operandi ben congegnato che ha portato alla luce una rete di inganni.

La truffa online: come agivano gli autori

Pubblicità ingannevole e primo contatto

I carabinieri di Vignanello hanno avviato le indagini a seguito della denuncia di un cittadino truffato. Gli indagati, un 28enne e un 60enne, pubblicavano annunci su vari siti di vendita online, presentando auto che in realtà non erano mai state in loro possesso. Utilizzando foto attraenti e descrizioni dettagliate, i due attiravano l’attenzione degli acquirenti, creando l’illusione di un affare vantaggioso.

Quando un potenziale compratore mostra interesse, il passaggio successivo prevede il versamento di un acconto. Questo esborso è solitamente compreso tra le migliaia di euro, una cifra che si rivela determinante per il successo della truffa. Per i truffatori, la fase iniziale di interazione è cruciale: si mostrano disponibili e cortesi, creando un falso senso di fiducia che spinge le vittime a procedere con il pagamento.

Il pagamento e la fuga

Una volta ricevuto il bonifico iniziale, l’atteggiamento dei due delinquenti cambia drasticamente. A questo punto, le loro vittime si trovano di fronte a una situazione inaspettata: i truffatori, infatti, smettono di rispondere a telefonate e messaggi dopo aver incassato l'acconto. Il compratore rimane così senza auto e senza traccia delle persone a cui ha affidato il denaro.

Un caso emblematico è quello di un uomo che, dopo aver versato circa 3mila euro per una vettura pubblicizzata online, ha visto sfumare il suo sogno di acquisto insieme ai soldi. Dopo aver provato invano a contattare i due, l'uomo è stato costretto a recarsi dai carabinieri di Vignanello per segnalare l'accaduto e recuperare quanto possibile.

Le indagini dei carabinieri

Avvio delle indagini e raccolta delle prove

Una volta ricevuta la denuncia, i carabinieri hanno avviato un'indagine dettagliata per identificare i responsabili di questa truffa. Le indagini iniziali si sono concentrate sul controllo dei movimenti bancari dei sospetti, un passaggio fondamentale per ricostruire le loro attività. Grazie alla collaborazione con istituti bancari e all'analisi delle transazioni, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei due truffatori.

In questo modo, le forze dell'ordine hanno potuto accertare che i due uomini non solo avevano ingannato il denunciante, ma avevano messo in atto scam simili nei confronti di altre vittime. La trappola delle vendite online di auto inesistenti si stava rivelando una costante fonte di guadagno illecita per i truffatori.

Esito delle indagini e conseguenze legali

Una volta identificati, i due uomini sono stati denunciati per truffa. La loro condotta ha portato all’accusa di aver ingannato più acquisti e di aver utilizzato lo stesso metodo per commettere frodi. I carabinieri di Vignanello hanno intensificato le verifiche online per prevenire simili truffe, raccomandando alla cittadinanza di prestare attenzione a segnali di allerta durante acquisti online.

Le indagini non si sono fermate alla denuncia dei truffatori: è fondamentale sensibilizzare i cittadini su come riconoscere e difendersi da tali pratiche illecite. La sicurezza negli acquisti online è un tema cruciale, e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine rappresenta un'arma importante contro il dilagare di queste frodi.

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