il VERDETTO DEL TRIBUNALE
Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza riguardante l’ingegnere Giovanni Canio Mazzaro e la vendita della sua barca all’acquirente maltese Flyingfish Yachting Ltd. La condanna è stata di 2 anni e 6 mesi di reclusione e 644 mila euro di confisca per omessa dichiarazione dei redditi e intestazione fittizia. Questo per sottrarsi alle richieste del Fisco. La questione verte sulla società Biofood Italia srl presieduta dall’attuale ministra del Turismo.
IL RUOLO DELLA MINISTRA E LA VICENDA LEGALE
La ministra del Turismo, Danielle Santanchè, era la legale rappresentante della Biofood Italia srl al momento della compravendita della barca. L’accusa sospettava che la transazione fosse una manovra per evitare il pignoramento dei soldi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, la difesa sosteneva che la vendita della barca fosse stata decisa molto tempo prima dell’accertamento fiscale.
LA DIFESA E LE CONTROVERSIE LEGALI
Secondo il difensore Matteo Mangia, la vendita non era simulata, ma una decisione presa in precedenza. Sul fronte dell’omessa dichiarazione dei redditi, l’avvocato ha contestato i criteri d’accertamento utilizzati dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre, Mazzaro e Santanchè sono entrambi accusati di falso nei bilanci della società Visibilia, aspetto oggetto di ulteriori indagini da parte della Procura.