Venerabile Collegio Inglese di Roma: 700 anni di storia si svelano al pubblico

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Venerabile Collegio Inglese di Roma: 700 anni di storia si svelano al pubblico - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Nel cuore di Roma, il Venerabile Collegio Inglese, una delle istituzioni più antiche e significative per la comunità britannica, riapre le sue porte per visite guidate. Questo straordinario complesso architettonico, che ha trascorso secoli come ospizio, seminario e centro culturale, accoglie ogni sabato visitatori desiderosi di esplorare la sua ricca storia e il suo patrimonio artistico. Da Thomas Cromwell a John Milton, molti personaggi illustri hanno varcato le sue soglie, rendendo il Collegio un simbolo della cultura anglo-italiana.

La fondazione e i primi anni

Un rifugio per pellegrini e diplomatici

L’origine del Venerabile Collegio Inglese risale al 1362, quando fu fondato come ospizio per i pellegrini inglesi e gallesi in visita a Roma. Alla struttura fu annessa una chiesa dedicata a san Tommaso di Canterbury, un santo particolarmente venerato dal popolo inglese. Inizialmente, gli spazi erano destinati esclusivamente ai pellegrini; tuttavia, col passare degli anni, il Collegio divenne un punto di riferimento anche per i diplomatici inglesi, che iniziarono a soggiornarvi regolarmente. Grazie a significative donazioni, tra cui quelle del re Riccardo III, l’ospizio acquisì notorietà e il titolo di Ospizio del Re nel 1412.

In occasione dell’Anno Santo del 1500, il Collegio accolse circa 750 pellegrini, standosene a garanzia della tradizione ospitaliera che caratterizzava le istituzioni religiose dell’epoca. Questo periodo di accoglienza e ospitalità segnò un passo importante nella vita del Collegio, stabilendo fondamenta solide per il suo futuro.

Il periodo di espansione e le trasformazioni

Dall’ospizio al seminario e palazzo nobiliare

Il 1579 segnò una data cruciale per il Venerabile Collegio, poiché fu arricchito da un seminario, destinato alla formazione di futuri sacerdoti. Questo sviluppo si rivelò fondamentale per stabilire l’importanza del Collegio nel panorama religioso e accademico, non solo per gli inglesi ma anche per gli studenti di altre nazionalità cattoliche. Un’altra tappa significativa del Collegio avvenne nel 1654, quando la proprietà adiacente fu acquistata e il complesso si trasformò in un sontuoso palazzo nobiliare, arricchendo ulteriormente il suo valore storico e architettonico.

Tuttavia, il Collegio subì un pesante contraccolpo durante l’occupazione napoleonica nel 1798, quando le truppe francesi saccheggiarono e abbandonarono il complesso. Solo dopo la sconfitta di Napoleone, avvenuta nel 1818, il Collegio venne ripristinato, recuperando progressivamente il suo splendore. A metà Ottocento, il Venerabile Collegio visse una nuova età d’oro, contribuendo attivamente alla vita religiosa e culturale.

Il contributo culturale e il calcio a Roma

L’impatto del Collegio sulla cultura e lo sport

Un aspetto curioso della storia del Venerabile Collegio Inglese è il suo legame con l’introduzione del calcio a Roma. Nel 1892, un gruppo di seminaristi inglesi, sotto la guida del rettore, iniziò a praticare questo sport, che non era ancora conosciuto nella città eterna. Questo momento rappresenta un esempio significativo di come il Collegio non fosse solo un centro di formazione religiosa, ma anche un punto di riferimento culturale e sportivo.

Ancora oggi, il Venerabile Collegio continua a svolgere la sua missione originale, formando seminaristi e sacerdoti che andranno a servire le comunità in tutto il mondo. Il suo impegno nella formazione spirituale si accompagna a una valorizzazione dell’arte e della cultura, mantenendo viva la tradizione e l’eredità di secoli di storia.

Il percorso di visita e le meraviglie artistiche

Un viaggio attraverso l’arte e la storia

Chi visita il Venerabile Collegio Inglese ha l’opportunità di esplorare una serie di spazi monumentali e opere d’arte incomparabili. Il percorso di visita conduce alla chiesa di san Tommaso di Canterbury, dove si può ammirare un capolavoro di Durante Alberti e una straordinaria serie di dipinti del Pomarancio. Altro punto di interesse è la Cappella dei Martiri, affrescata dal celebre artista Andrea Pozzo, che presenta una pala d’altare di Pier Leone Ghezzi, la quale illustra il martirio di San Tommaso da Canterbury.

Il Refettorio, arricchito da affreschi e dipinti sempre di Andrea Pozzo, offre un’ulteriore occasione per apprezzare il talento artistico del periodo. Queste meraviglie artistiche non solo raccontano la storia del Collegio, ma riflettono anche il grande significato che questo luogo ha avuto per la cultura religiosa e sociale nel corso dei seicento anni di vita. Le visite guidate rappresentano così un’opportunità rara per immergersi in un passato evocativo, alla scoperta di una delle istituzioni più significative di Roma, che continua a esistere nel presente.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Laura Rossi

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