La Regione VENETO, in collaborazione con l’Agenzia regionale per l’ambiente ARPAV, VENETO AGRICOLTURA e le Università di PADOVA e CA’ FOSCARI, ha annunciato un progetto innovativo che mira alla mappatura ambientale ed eco-fisiologica del granchio blu nelle acque locali. Questa iniziativa si propone di gestire un problema crescente: la diffusione di questa specie invasiva, con l’obiettivo di tutelare la pesca e l’acquacoltura che rivestono un’importanza socio-economica significativa per il territorio.
Finanziamenti e obiettivi del progetto
Il progetto, del valore complessivo di 1,5 milioni di euro, ha ricevuto un sostegno fondamentale dalla Regione, che ha contribuito con fondi dal programma FEAMPA 2021-2027. A questo si aggiungono 350.000 euro dalla Fondazione CARIPARO e 441.000 euro da altri enti e istituti di ricerca coinvolti. La durata prevista per questo intervento è di 30 mesi, con termine fissato per il 2027.
Cristiano Corazzari, assessore regionale alla pesca, ha esplicitato l’importanza di questa iniziativa, evidenziando che il progetto punta a partire da una mappatura approfondita della situazione attuale. Tale analisi servirà a sviluppare modelli previsionali che possano affrontare le future sfide legate alla gestione del granchio blu e pianificare le strategie più efficaci per contenere l’invasione di questa specie. La pesca e l’acquacoltura non sono solo risorse economiche, ma anche identitarie per la comunità veneta, e proteggerle è quindi una priorità.
Ambiti di indagine e metodologie utilizzate
Il progetto di mappatura coinvolge quattro principali ambiti di indagine. La prima fase prevede la mappatura della distribuzione del granchio blu nelle lagune e nelle acque marine. Questa analisi sarà fondamentale per comprendere l’estensione della specie e le aree maggiormente vulnerabili.
Il secondo ambito concerne il monitoraggio di lagune, coste e zone del delta. Grazie alla collaborazione con i pescatori locali, sarà possibile studiare gli effetti della diffusione del granchio blu sugli habitat circostanti. Attraverso questa collaborazione, si mira a raccogliere dati preziosi, con l’obiettivo di valutare le conseguenze ecologiche e socio-economiche di questa invasione.
La terza area di indagine si concentra sullo sviluppo di modelli predittivi. Questi modelli aiuteranno a comprendere la distribuzione della popolazione di granchi blu in relazione ai cambiamenti ambientali e forniranno informazioni utili per attuare strategie di contenimento efficaci. Infine, il quarto ambito prevede la creazione di linee guida per le aziende di acquacoltura e pesca, che saranno elaborate con il contributo dei principali portatori di interesse. Questo approccio permetterà di creare sinergie nella comunità locale e implementare pratiche sostenibili nel settore.
Il progetto rappresenta un’importante iniziativa per la Regione Veneto, non solo per affrontare l’invasione del granchio blu, ma anche per proteggere le risorse naturali e la tradizione pescatoria del territorio, cercando di garantire un equilibrio tra efficacia economica e sostenibilità ambientale. È un passo significativo verso una gestione più consapevole e mirata delle risorse acquatiche regionali.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Elisabetta Cina