Venezia, la celebre città italiana famosa per i suoi canali e la sua storia millenaria, ha intrapreso un’importante iniziativa per gestire l’afflusso turistico e migliorare la vita dei suoi residenti. Con l’obiettivo di ridurre il sovraffollamento, la municipalità ha stabilito restrizioni sulle dimensioni dei gruppi di visita, ritenendo che queste misure possano contribuire a preservare la serenità dell’ambiente urbano.
nuove restrizioni per le guide turistiche
A partire da giovedì, le nuove regole stabiliscono che le guide turistiche non possono più utilizzare il megafono durante i tour e i gruppi sono limitati a un massimo di 25 partecipanti. Queste normative interessano non solo il centro storico di Venezia, ma si applicano anche alle famose isole della laguna, quali MURANO, BURANO e TORCELLO. Tuttavia, ci sono delle eccezioni per i bambini di età inferiore ai due anni, le scolaresche e i viaggi d’istruzione.
Il divieto era originariamente previsto per entrare in vigore a giugno, ma è stato posticipato per consentire a molte guide che avevano già organizzato tour di gruppo composti da più di 25 partecipanti di adeguarsi. Le sanzioni per coloro che infrangono queste disposizioni variano da 25 a 500 euro, a seconda della gravità della violazione.
Elisabetta Pesce, responsabile della sicurezza pubblica, ha evidenziato come l’iniziativa sia una risposta necessaria per migliorare la circolazione di turisti e residenti nel fragile ecosistema urbano veneziano. Limitando le dimensioni dei gruppi, si spera di ridurre il caos e i disturbi provocati dalle grandi folle in alcune delle zone più delicate e visitate della città.
la tassa per i visitatori giornalieri
Parallelamente alle nuove restrizioni, Venezia ha testato un’ulteriore misura per affrontare il sovraffollamento: l’implementazione di una tassa di 5 euro per i visitatori giornalieri. Questa tassa è stata applicata durante 29 giorni di alta stagione tra aprile e metà luglio, compresi i fine settimana, con l’intento di regolare il numero di presenze e promuovere visite più prolungate.
I risultati di questa sperimentazione sono stati significativi, con un guadagno stimato di 2,2 milioni di euro derivante da circa 450mila visitatori. Tuttavia, non sono mancati critiche e polemiche, poiché alcuni hanno descritto l’iniziativa come un fallimento, affermando che non è riuscita a contenere l’afflusso di turisti. Durante i primi undici giorni di test, infatti, Venezia ha accolto una media di 75mila visitatori al giorno, evidenziando l’intensità del fenomeno turistico.
l’impatto del turismo sul patrimonio veneziano
Il crescente afflusso di turisti nella città lagunare ha attirato l’attenzione dell’agenzia culturale dell’Onu, che ha preso in considerazione l’inserimento di Venezia nella lista dei siti patrimonio dell’UNESCO in pericolo. L’impatto del turismo è stato identificato come uno dei principali fattori di rischio per la preservazione del patrimonio culturale e architettonico della città.
In risposta a queste preoccupazioni, il governo locale aveva già adottato misure per limitare l’arrivo delle grandi navi da crociera attraverso il Canale della Giudecca, nel tentativo di preservare l’integrità della laguna. L’introduzione della tassa per i turisti, la quale era stata inizialmente ritardata a causa della pandemia di COVID-19, è vista come un ulteriore passo significativo verso la salvaguardia dell’ambiente urbano e della qualità della vita dei residenti.
Venezia continua a cercare un equilibrio tra la sua vocazione turistica e la necessità di tutelare il proprio patrimonio, con l’aspettativa di creare un ambiente più vivibile per i suoi abitanti e un’esperienza più sostenibile per i visitatori.