Un gruppo di ventuno sindaci dei Comuni della provincia di Catanzaro, incluso il Capoluogo, ha inviato una lettera al presidente della Regione Roberto Occhiuto. L’obiettivo è richiedere un incontro ufficiale per discutere la proposta di realizzazione di un parco eolico offshore nelle acque del Golfo di Squillace. L’incontro, che dovrebbe coinvolgere anche i responsabili tecnici e amministrativi, è essenziale per evitare effetti dannosi sulla salvaguardia ambientale, sulla valorizzazione turistica e sul mantenimento dell’economia locale.
Le preoccupazioni ambientali sollevate dai sindaci
Responsabilità verso l’ambiente e la fauna marina
Nel documento inviato al presidente Occhiuto, i sindaci richiamano l’incontro del 4 settembre presso il Comune di Catanzaro, dove hanno condiviso preoccupazioni riguardanti l’impatto ambientale del progetto. Pur essendo prevista una certa distanza dal litorale, il parco eolico sarebbe visibile dalla costa, il che potrebbe compromettere il valore paesaggistico. I sindaci avvertono che l’installazione potrebbe generare alterazioni significative degli ecosistemi marini circostanti, impattando negativamente sulla flora e sulla fauna locale.
È evidente per i firmatari della lettera che la salute dell’ambiente marino è cruciale non solo per il rispetto della biodiversità , ma anche per la sostenibilità delle attività economiche legate al mare. L’eventuale sviluppo del parco eolico offshore potrebbe influire profondamente sulla pesca professionale, un settore essenziale per l’economia, e su altri servizi economici che dipendono dall’operatività delle infrastrutture portuali.
Economia del mare: rischi e opportunità a rischio
L’economia del mare rappresenta una risorsa strategica per i comuni costieri, ma i sindaci temono che l’installazione del parco eolico possa portare a conseguenze imprevedibili. Se il progetto dovesse essere portato avanti, si potrebbe assistere a un decremento dell’attrattività turistica della zona, tradizionalmente nota per le sue bellezze naturali. Una visibilità compromessa delle coste e l’alterazione degli ecosistemi marini potrebbero ridurre l’interesse dei turisti e, conseguentemente, il fatturato delle attività locali.
Pertanto, i sindaci sottolineano l’importanza di un intervento diretto da parte della regione per valutare la situazione. Confrontarsi con esperti e responsabili tecnici è fondamentale per mettere in campo soluzioni che possano garantire la protezione dell’ambiente, senza compromettere le opportunità economiche delle comunità costiere.
Le precedenti misure adottate dai comuni coinvolti
Decisioni edificanti e contrarietà al progetto
La lettera del 21 sindaci non è certo la prima manifestazione di opposizione al progetto del parco eolico offshore. In passato, diversi comuni interessati avevano già espresso ufficialmente il loro dissenso, approvando atti deliberativi destinati alla Capitaneria di Porto e agli enti locali competenti. Queste decisioni sono state assunte per evidenziare le criticità legate alla proposta, nella speranza di sensibilizzare le autorità regionali sulle problematiche riguardanti l’impatto ambientale e socioeconomico del progetto.
Ogni decisione assunta dai sindaci dimostra un forte senso di responsabilità verso le proprie comunità e l’ambiente circostante. Il loro impegno per garantire uno sviluppo sostenibile è essenziale per la tutela del territorio e delle generazioni future.
Richiesta di dialogo con la Regione e implicazioni future
La richiesta di incontro è firmata da una rappresentanza dei sindaci, tra cui Nicola Fiorita di Catanzaro e Giuseppe Nicola Parretta di Badolato, per citarne alcuni. Attraverso questo dialogo si auspica non solo di gettare luce sulle perplessità già sollevate, ma anche di lavorare insieme a soluzioni alternative che possano permettere lo sviluppo delle energie rinnovabili nel rispetto dell’ambiente e dell’economia locale.
L’approccio collaborativo tra enti locali e Regione è considerato fondamentale per il futuro delle comunità coinvolte, in un contesto dove la salvaguardia ambientale deve integrare le esigenze di sviluppo economico e turistico. In questo modo, si spera di garantire un equilibrio tra energia e ambiente, per il bene di tutti.
Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Armando Proietti