Un intenso momento di commozione ha contraddistinto i funerali di Matteo Auguadro, Enzo Bonini e Matteo Lomazzi, le tre vittime della tragica valanga avvenuta domenica scorsa in val Divedro, nell’area di Punta Valgrande, al centro delle Alpi Lepontine. La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di ieri a Verbania, dove centinaia di persone si sono unite per rendere omaggio a questi tre uomini che hanno perso precocemente la vita mentre praticavano uno sport che amavano profondamente. In segno di lutto, molti negozi della città hanno abbassato le serrande, riflettendo il profondo senso di perdita che ha colpito la comunità.
Gli ultimi saluti a Matteo Auguadro
Le esequie di Matteo Auguadro si sono svolte nella chiesa di San Leonardo a Pallanza. Auguadro, un velista di 48 anni, ha raggiunto la fama tra il 2005 e il 2007 come prodiere della squadra Mascalzone Latino, partecipando anche all’ambitissima America’s Cup. Durante la cerimonia funebre, don Riccardo Zaninetti, parroco di San Leonardo, ha ricordato la figura di Auguadro non solo come sportivo, ma anche come figura famigliare: “Oggi salutiamo un uomo che aveva ancora tanto da dare alla vita. Molti lo conoscevano come velista, ma prima di tutto era un figlio, un marito e un padre che ha dato alla famiglia tutto il suo amore.” Queste parole hanno colpito i presenti, evocando la memoria di un uomo che ha dedicato molto alla sua comunità e alla sua famiglia, evidenziando il senso di mancanza che aleggiava nell’aria.
Antonio Auguadro, fratello di Matteo, ha espresso il dolore che ha attraversato la famiglia: “Matteo era un amante della montagna e della vita. Purtroppo, la bellezza della natura a volte si presenta con il suo volto più crudele.” Molti amici e conoscenti si sono raccolti attorno alla famiglia, consolandoli e ricordando i momenti condivisi.
L’importanza della comunità e il ricordo di Enzo Bonini e Matteo Lomazzi
Oltre ai funerali di Auguadro, si è tenuta una commemorazione anche per Enzo Bonini e Matteo Lomazzi. Le loro esistenze, sebbene più riservate rispetto a quella di Auguadro, erano ugualmente cariche di passione per l’ultraleggera e il trekking. L’associazione di scialpinismo della zona ha voluto sottolineare l’importanza di non dimenticare il loro spirito avventuroso e il loro amore per la natura.
La valanga che ha colpito i tre uomini ha messo in evidenza la fragilità della vita e i rischi legati a sport estremi. La tragedia ha sollevato interrogativi sui temi della sicurezza e della preparazione nell’affrontare la montagna, che è tanto affascinante quanto impietosa. Emerge, quindi, la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo ai pericoli delle attività in montagna e alla formazione necessaria per praticarle in sicurezza.
Durante il funerale, i compagni di avventura dei tre scialpinisti hanno condiviso aneddoti e ricordi, al contempo celebrando le loro vite e il legame che li univa. Questa reazione collettiva ha messo in risalto come le comunità possano unirsi di fronte al dolore, creando un tessuto di supporto che va oltre il singolo individuo colpito dalla perdita. La cerimonia ha rappresentato non solo un momento di addio, ma anche un tributo al coraggio e alla determinazione che caratterizzano coloro che scelgono di vivere in simbiosi con la natura.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Marco Mintillo