La questione della sostenibilità delle città sta diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico, specialmente in relazione alla direttiva Case Green che invita a ripensare le nostre aree urbane. Le città policentriche, in grado di offrire tutto il necessario per una vita soddisfacente anche in periferia, si rivelano come parte cruciale della roadmap delineata dal Green Building Council Italia. Questo approccio non solo mira a ridurre emissioni, rifiuti e sprechi, ma promuove anche una nuova concezione di spazio urbano, dove socialità e qualità della vita sono al centro del progetto.
Città policentriche: un nuovo modello urbanistico
Il presidente del Green Building Council Italia, Fabrizio Capaccioli, sottolinea l’importanza di sviluppare città che non siano più centrate attorno a un solo nucleo, ma che possano generare centri autonomi. Questo modello di città policentrica consentirebbe di migliorare la qualità della vita, permettendo ai cittadini di avere accesso a servizi e spazi pubblici rinforzando così la coesione sociale.
Capaccioli chiarisce che la vita in una città di prossimità non deve essere compromessa, anzi, ogni ora passata lontano dal centro dovrebbe essere compensata da un ambiente ricco di opportunità. La sfida consiste quindi nel creare centri che non si limitano a servire un quartiere o una periferia, ma che si connettono l’uno all’altro, creando una rete capace di garantire il benessere e l’interazione sociale. Potrebbe sembrare una sfida ardua, ma le soluzioni sono già in fase di elaborazione e applicazione.
Sostenibilità e qualità della vita
Perseguire la sostenibilità non significa solo costruire edifici di alta qualità energetica, ma implica un approccio olistico che prenderà in considerazione anche altri aspetti. La gestione delle risorse idriche, la qualità dell’aria e il benessere sociale sono fattori che non possono essere trascurati se si desidera creare luoghi in cui le persone possano vivere in armonia. L’obiettivo è evitare il rischio di una crescente solitudine nelle nuove costruzioni, dove la bellezza degli edifici potrebbe non bastare a garantire una vita sociale ricca.
L’idea è quindi di progettare città e quartieri dove sia semplice per le persone interagire. Capaccioli denuncia la tendenza a costruire luoghi privi di vita sociale, dove l’estetica predomina a discapito delle relazioni interumane. La creazione di spazi pubblici, prati, piazze e aree di incontro è fondamentale affinché le persone possano sviluppare legami e interazioni significative. Per questo, le politiche urbanistiche devono essere indirizzate non solo alla creazione di edifici funzionali, ma anche alla valorizzazione delle comunità.
I protocolli del Green Building Council Italia
Il Green Building Council Italia, così come gli altri esperti a livello internazionale, ha elaborato protocolli energetico-ambientali che fungono da linee guida per le buone pratiche nel settore edilizio. Questi protocolli si concentrano non solo sulla costruzione del singolo edificio, ma si estendono al design complessivo di piazze, aree verdi e qualità della vita indoor. Un esempio concreto è la città di Mirano, in provincia di Venezia, che ha recentemente ricevuto la prima certificazione di sostenibilità per il suo impegno nel creare un ambiente urbano responsabile.
Queste iniziative non sono marginali, ma rappresentano un cambiamento di rotta significativo per il futuro delle città italiane. Dalla valorizzazione delle aree periferiche fino ad arrivare alla definizione di protocolli certi per edifici sostenibili, è un passo importante verso un modello abitativo che considera la qualità della vita, l’ecosostenibilità e l’armonia sociale come principi cardine. La presenza del Green Building Council Italia all’Ecomondo, tra il 5 e l’8 novembre, è soltanto un esempio di quanto questa missione sia centrale anche nel dialogo pubblico e professionale.
Queste azioni evidenziano la determinazione a costruire un futuro più verde e più umano, dove territori e comunità possano vivere e prosperare insieme, mantenendo sempre al centro il valore della socialità e dell’interazione umana.
Ultimo aggiornamento il 7 Novembre 2024 da Sofia Greco