Vertenza Beko: i sindacati contestano gli esuberi e chiedono impegni veri per salvaguardare i posti di lavoro

Vertenza Beko: i sindacati contestano gli esuberi e chiedono impegni veri per salvaguardare i posti di lavoro

La vertenza Beko rimane irrisolta, con sindacati insoddisfatti per la mancanza di accordi sui licenziamenti e richieste di coinvolgimento delle Regioni per affrontare le problematiche occupazionali.
Vertenza Beko3A I Sindacati Con Vertenza Beko3A I Sindacati Con
Vertenza Beko: i sindacati contestano gli esuberi e chiedono impegni veri per salvaguardare i posti di lavoro - Gaeta.it

La vertenza che coinvolge Beko, nota multinazionale attiva nel settore degli elettrodomestici, resta in stallo. I sindacati hanno espresso insoddisfazione, sottolineando l’impossibilità di giungere a un accordo senza un impegno concreto sulla questione dei licenziamenti, i quali continuano a preoccupare i lavoratori. Nel frattempo, dopo l’ennesimo incontro svoltosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalla direzione dell’azienda, lasciando i rappresentanti sindacali in una situazione di incertezza.

Richiesta di coinvolgimento delle Regioni

I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno inviato una nota in cui si richiede al Governo di coinvolgere le Regioni Lombardia e Marche nel prossimo incontro, previsto per il pomeriggio del 2 aprile. Questo passaggio è fondamentale per affrontare i problemi legati alla possibile chiusura di importanti centri di ricerca. L’assenza di un piano chiaro su questo fronte continua a destare preoccupazione, poiché potrebbe avere gravi ripercussioni sul tessuto occupazionale locale.

Piani industriali e discussioni in corso

Durante le riunioni precedenti, sono state fornite alcune delucidazioni sui piani industriali dell’azienda, con impegni presi riguardo a nuovi prodotti destinati agli stabilimenti di Cassinetta, Comunanza e Melano. Tuttavia, i sindacati chiedono un incontro dettagliato in ciascuno di questi stabilimenti. L’obiettivo è quello di chiarire il modo in cui verranno articolati gli investimenti e le missioni produttive. Solo così sarà possibile avere un quadro chiaro sulle ricadute occupazionali dei progetti futuri, che al momento restano nebulosi.

Riduzione degli esuberi: situazione ancora precaria

Un altro tema caldo è rappresentato dalla riduzione degli esuberi nelle funzioni di staff e ricerca. Nonostante una diminuzione da 678 a 500 lavoratori, il numero resta comunque significativo. Di questi esuberi, circa 270 riguardano la Lombardia, 210 Fabriano e 20 sono distribuiti negli altri siti. Allo stesso tempo, la situazione negli stabilimenti è altrettanto allarmante, con 312 esuberi a Cassinetta, 64 a Melano, 80 a Comunanza, 40 a Carinaro e 288 a Siena. In particolare, il sito di Siena vede prossima la chiusura della produzione per la fine dell’anno, senza che siano stati individuati percorsi alternativi per i lavoratori coinvolti.

Incentivi all’esodo e ammortizzatori sociali

Un ulteriore nodo da sciogliere riguarda gli incentivi all’esodo, per i quali, secondo i sindacati, la risposta ricevuta dall’azienda è stata insoddisfacente. Gli importi proposti sarebbero notevolmente inferiori rispetto a quelli accordati in passato. Analogamente, la questione degli ammortizzatori sociali resta di grande rilevanza: i sindacati richiedono misure conservativi con meccanismi di rotazione che garantiscano l’esclusione effettiva dei licenziamenti.

Le parti sociali ribadiscono che la strada per un’intesa duratura passa dalla risoluzione dei punti critici della trattativa, in particolare l’acquisizione del sito di Siena da parte di enti pubblici potrebbe rappresentare un passo decisivo per rimettere in equilibrio la situazione.

La questione Beko, pertanto, continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni per i lavoratori coinvolti e per un intero comparto industriale che potrebbe risentire in modo significativo delle scelte future della multinazionale.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×