Nella giornata di oggi, presso il Consiglio regionale d’Abruzzo, si è tenuta una conferenza dei capigruppo dedicata alla vertenza della Marelli di Sulmona, un incontro aperto a sindacati e parlamentari. La situazione è delicata e richiede un intervento tempestivo e deciso da parte delle istituzioni per tutelare i lavoratori e le lavoratrici coinvolti in questa crisi.
La preoccupazione dei rappresentanti istituzionali
Durante la conferenza, il Senatore Fina ha evidenziato la gravità della situazione, esprimendo forte preoccupazione per il futuro dei dipendenti della Marelli. “Ho partecipato alla conferenza dei capigruppo per esprimere tutta la mia preoccupazione per la sorte di lavoratrici e lavoratori e il mio sostegno istituzionale per la migliore soluzione della vertenza”, ha dichiarato Fina. La crisi, come denunciato dal parlamentare, ha subito un’escalation preoccupante: si è passati dai contratti di solidarietà all’aumento degli esuberi, che ora sono previsti per 147 unità, un numero significativo che mette a rischio la stabilità economica di molte famiglie.
Inoltre, le produzioni vengono svalutate e, in parte, internalizzate dalla Sevel, principale committente del sito di Sulmona. Questa situazione ha sollevato numerosi allarmi sulle reali prospettive occupazionali nell’area, un problema che non riguarda solo gli operai della Marelli, ma anche quelli che svolgono i servizi di pulizia all’interno dell’impianto. È evidente che senza un intervento concreto, il futuro dell’industria locale risulta incerto.
L’importanza del sostegno sindacale e della mobilitazione
Il senatore Fina ha anche voluto chiarire l’importanza di una mobilitazione attiva per sostenere i lavoratori. “Esprimo dunque la mia adesione formale al corteo in programma per il prossimo 20 dicembre a Sulmona oltreché la mia presenza al Consiglio comunale straordinario.” Questo impegno non è solo simbolico, ma rappresenta la volontà tangibile delle istituzioni di essere al fianco dei lavoratori in questo momento critico. La partecipazione a eventi come il corteo non fa altro che amplificare le richieste di sostegno e di attenzione verso le problematiche lavorative attraverso una mobilitazione collettiva.
Lo spirito di solidarietà tra i lavoratori è fondamentale. L’unità tra le diverse categorie di dipendenti può davvero fare la differenza, creando una voce forte e coesa che possa farsi sentire all’interno delle dinamiche politiche. Inoltre, la convocazione di tavoli di confronto tra regione e sindacati appare necessaria per stabilire strategie comuni per affrontare la crisi.
Il ruolo della Regione e la necessità di un tavolo di crisi
Fina ha sottolineato che anche la Regione deve giocare un ruolo attivo in questo processo. “Serve un tavolo specifico, legato a quello dell’automotive, che possa immaginare percorsi di uscita dalla crisi e stabilire sinergie con il Governo per una soluzione di sistema.” Questi passaggi sono cruciali non solo per preservare posti di lavoro, ma anche per garantire la continuità operativa di un’industria storica per il territorio abruzzese.
Il rischio di una perdita della Marelli rappresenta una grave minaccia per l’economia locale. Come evidenziato dal Consigliere Luciano D’Amico, la situazione richiede un’attenzione straordinaria da parte della Giunta regionale, sia per supportare i lavoratori, sia per attirare l’attenzione del Governo Nazionale. Solo con un’azione diretta e condivisa tra le diverse istituzioni sarà possibile affrontare e tentare di risolvere una crisi che potrebbe compromettere le prospettive lavorative di un’intera comunità.
Tutti questi aspetti sono stati messi in evidenza durante il dibattito al Consiglio regionale, sottolineando l’urgenza di una risposta forte e concreta di fronte a una realtà che richiede attenzione e interventi immediati.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano