La “Via Appia – Regina Viarum“, recentemente riconosciuta come sito UNESCO, ha avviato un importante piano di gestione volto alla valorizzazione e patrimonializzazione del suo tracciato. Questo ambizioso progetto coinvolge gli Ordini degli architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle province italiane attraversate dalla storica via, che intendono implementare misure utili per proteggere e celebrare il patrimonio culturale ed archeologico della zona.
la rete di collaborazione tra province
Coinvolgimento delle province
La rete di collaborazioni comprende province di grande rilevanza storica e culturale: Roma, Latina, Caserta, Benevento, Avellino, Potenza, Matera, Taranto, Brindisi, Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia. Questa sinergia è fondamentale per garantire un approccio unitario ed organizzato nella gestione di un bene di tale importanza. Infatti, il patrimonio della Via Appia non è solo un elemento archeologico, ma rappresenta un viaggio attraverso la storia e la cultura di diverse regioni italiane.
Obiettivi del programma di gestione
L’obiettivo principale è quello di realizzare i punti stabiliti all’interno del dossier di candidatura UNESCO. Ciò include la creazione di strumenti informativi sul tracciato e le sue eccellenze. Attraverso una programmazione integrata, si mira a mettere in atto interventi che riguardano vari ambiti, tra cui urbanistica, turismo, tutela del paesaggio e sviluppo socio-economico dei territori coinvolti.
Sono previsti progetti di restauro e riqualificazione per valorizzare i numerosi beni culturali presenti lungo il percorso, migliorando così anche l’attrattività turistica della via e delle aree limitrofe. In questo modo, la Via Appia diventa non solo un percorso storico, ma anche un’opportunità per lo sviluppo locale.
il valore del riconoscimento UNESCO
Riconoscimento delle evidenze culturali
Il riconoscimento della Via Appia come bene UNESCO non si limita alle sue evidenze archeologiche; esso include anche una vasta gamma di beni storico-artistici, architettonici e naturalistici. Questi elementi, anche immateriali, rappresentano segni identitari che raccontano la storia e la cultura dei territori attraversati dalla via, costituendo un patrimonio che deve essere custodito e valorizzato.
Il contributo alla comunitÃ
Il riconoscimento UNESCO offre anche un’opportunità per generare maggiore consapevolezza sulla responsabilità collettiva nella tutela del bene. Infatti, rafforzare il senso di appartenenza e coinvolgere le comunità locali sono aspetti cruciali per garantire la protezione e la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’impatto di tale riconoscimento va ben oltre la semplice valorizzazione turistica, contribuendo a un confronto e a un dialogo attivo tra le varie comunità coinvolte, le istituzioni e gli esperti.
l’accordo con il ministero della cultura
Richiesta di protocollo d’intesa
Un primo passo significativo sarà rappresentato dalla richiesta al Ministero della Cultura di sottoscrivere un protocollo d’intesa. Tale certificazione permetterebbe di delineare chiaramente un soggetto giuridico responsabile del coordinamento delle attività a livello locale, conformemente al piano di gestione previsto.
Obiettivi a lungo termine
Le indicazioni del Ministero della Cultura includono obiettivi strategici, come il rafforzamento del senso di comunità e la creazione di una consapevolezza condivisa sul valore del bene patrimonio. Questi obiettivi intendono anche armonizzare le diverse aspettative e istanze degli attori coinvolti, creando un ambiente favorevole per la realizzazione di iniziative promozionali e di sviluppo.
Dunque, il piano di gestione per la valorizzazione della Via Appia è un passo significativo verso la conservazione e la promozione di un patrimonio culturale che racchiude secoli di storia, tradizione e identità italiana.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Armando Proietti