Via libera del tribunale per Leonardo Ciaccio: lavorerà come volontario a Sulmona

Via libera del tribunale per Leonardo Ciaccio: lavorerà come volontario a Sulmona

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Via libera del tribunale per Leonardo Ciaccio: lavorerà come volontario a Sulmona - Gaeta.it

Il Tribunale della Libertà dell’Aquila e il Comune di Sulmona hanno autorizzato Leonardo Ciaccio, considerato un importante esponente di Cosa Nostra e ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro, a lasciare il supercarcere dell’Aquila. Ciaccio dovrà scontare l’ergastolo in una forma di detenzione meno restrittiva, dedicando parte del suo tempo a un’attività di volontariato presso la Biblioteca museale di Sulmona. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra la popolazione locale, data la storia criminale di Ciaccio e il precedente di attività mafiose nella regione.

La decisione del tribunale e il contesto locale

L’ufficialità dell’uscita di Leonardo Ciaccio dal supercarcere dell’Aquila rappresenta un importante sviluppo nel panorama giudiziario italiano, in particolare per quel che riguarda la lotta alla mafia. Ciaccio, la cui condanna all’ergastolo è stata emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, sta ora affrontando una nuova fase della sua pena. La sua ‘irreprensibile’ condotta durante la detenzione ha giocato un ruolo cruciale nell’ottenimento di questa opportunità di lavoro come volontario. Tuttavia, la notizia non è stata accolta con entusiasmo dai cittadini di Sulmona, i quali manifestano preoccupazione per la presenza di una figura tanto controversa nel loro comune. Il timore è alimentato dai trascorsi di Ciaccio e dai legami della criminalità organizzata con la regione abruzzese.

Sulmona, situata nella Marsica, ha una storia di problematiche legate al crimine organizzato, compresi importanti episodi di riciclaggio di denaro sporco, che rivelano il coinvolgimento di figure di spicco, come l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino e gruppi malavitosi. Questi eventi alimentano il senso di allerta tra i residenti, intensificando il dibattito sulla sicurezza e sull’efficacia delle misure di prevenzione contro la mafia nella zona.

Il profilo criminale di Leonardo Ciaccio

Leonardo Ciaccio è considerato uno dei più significativi e temuti sodali di Matteo Messina Denaro, attualmente ricercato. La sua carriera criminale lo ha visto coinvolto in una serie di reati gravi, tra cui omicidio, associazione mafiosa e traffico di droga. Ciaccio non ha mai manifestato intenzioni di pentirsi per le sue azioni, un aspetto che contribuisce a suscitare preoccupazioni nel contesto della sua presenza a Sulmona.

In particolare, l’appartenenza di Ciaccio al mandamento di Castelvetrano, noto per essere un bastione del potere mafioso in Sicilia, aggiunge un ulteriore elemento di inquietudine. La Cassazione aveva già inflitto a Ciaccio una condanna all’ergastolo nel febbraio 2004, in seguito al maxi-processo ‘Omega’, che ha portato a 30 ergastoli nel panorama della mafia trapanese. Questo ha determinato una percezione di impunità e invulnerabilità nei confronti delle autorità, complicando ulteriormente il lavoro delle forze dell’ordine.

Reazioni e conseguenze nella comunità

La decisione di integrare Leonardo Ciaccio nel tessuto sociale di Sulmona come volontario ha generato un dibattito acceso tra i cittadini e le istituzioni. Le reazioni spaziano dalla preoccupazione per la sicurezza pubblica fino alla discussione su come garantire un reale recupero sociale per i detenuti. Molte persone esprimono il timore che la figura di Ciaccio possa rappresentare un simbolo di un sistema incapace di liberarsi definitivamente dalle ombre della mafia.

Alcuni esperti di criminologia invitano a riflettere sulla riabilitazione e sull’importanza di dare opportunità anche a chi ha vissuto una vita di crimine. Tuttavia, la scarsità di fiducia nei confronti di un personaggio con un passato tanto problematico rende difficile un’accettazione collettiva. Le autorità hanno avviato discussioni su possibili misure di sicurezza e interventi volti a garantire il controllo della situazione, affinché il contesto socio-culturale di Sulmona non venga compromesso dalla presenza di figure legate alla criminalità organizzata.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Laura Rossi

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