Scoprire i borghi bianchi è una meraviglia, ma l’incanto dei paesini blu d’Europa è un’esperienza unica. Da Casamassima in Puglia a Júzcar in Andalusia, esploriamo luoghi dove il blu non è solo un colore, ma parte di una storia affascinante. Ogni angolo racconta un passato intriso di tradizioni, culture e leggende.
Casamassima: il borgo pugliese che celebra la Madonna
Casamassima si erge come un gioiello nel cuore della Puglia, a poca distanza da Bari. Questo borgo medievale è caratterizzato da case e edifici dalle tonalità blu e azzurre, che si stagliano contro il cielo. L’origine di queste colorazioni risale al XVII secolo, un’epoca segnata dalla peste. Si narra che gli abitanti, colpiti da questa calamità, pregarono la Madonna per la loro salvezza. Secondo la tradizione, furono esauditi e per voto, decisero di dipingere le loro case di blu, simbolo di grazia e protezione.
Passeggiando per le viuzze di Casamassima, il visitatore viene catturato dall’atmosfera tranquilla e dal fascino del centro storico. I dettagli architettonici, i vicoli acciottolati e i cortili nascosti creano un luogo ideale per una passeggiata rilassante. Ogni angolo invita a scoprire storie, antiche tradizioni artigianali e piatti tipici della cucina pugliese. La bellezza di Casamassima non è solo nei colori, ma anche nei legami forti tra la comunità e le sue tradizioni, dove il passato incontra il presente in un affascinante connubio.
Porto: un mosaico di colori e azulejos
Muovendo lo sguardo verso ovest, troviamo Porto, una delle città più affascinanti del Portogallo. Adagiata lungo le sponde del fiume Douro, Porto incanta con la sua architettura medievale e le vivaci facciate delle case nel quartiere Ribeira. Il blu è il colore dominante, espressione della tradizione portoghese degli azulejos, le piastrelle di ceramica decorate che adornano molti edifici storici.
Un punto di riferimento importante per gli amanti degli azulejos è la Capela das Almas, che presenta scene vivide della vita di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina. Un altro tesoro architettonico è la chiesa Igreja de Santo Ildefonso, il cui iconico mosaico azulejos attira ogni anno numerosi visitatori. La Stazione Ferroviaria di São Bento è un altro esempio impressionante: oltre ventimila azulejos decorano le sue pareti, raccontando storie della storia portoghese.
Porto non offre solo arte e architettura, ma anche l’opportunità di approfondire la cultura portoghese attraverso la gastronomia. Le taverne locali servono piatti tipici, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino Porto. Ogni visita a Porto diventa così un viaggio sensoriale, dove il blu affascinante degli azulejos si combina con i sapori unici della cucina locale.
Júzcar: il paese dei Puffi in Andalusia
Travolti da un’atmosfera quasi fiabesca, ci spostiamo in Andalusia, dove il piccolo paese di Júzcar, in provincia di Malaga, cattura l’attenzione per il suo singolare allestimento. Questo borgo semplice è diventato famoso nel 2011, quando fu scelto come location per il film dei Puffi. Per l’occasione, le case sono state ridipinte di blu, un colore che, inizialmente pensato come temporaneo, è diventato il simbolo distintivo della comunità.
Oggi, passeggiare per Júzcar è come entrare in un mondo incantato. Murales colorati raffiguranti i personaggi dei Puffi decorano le strade e rendono l’atmosfera ancor più ludica. Statue di Grande Puffo, Puffetta e Gargamella accolgono i visitatori, creando un’esperienza immersiva che affascina adulti e bambini. Ma Júzcar non è solo un parco giochi; gli abitanti hanno saputo trasformare questa notorietà in opportunità turistiche, valorizzando l’identità locale e promuovendo la cultura andalusa.
Il borgo è circondato da splendidi paesaggi naturali, offrendo un mix perfetto di avventura e relax. Sentieri escursionistici conducono alla scoperta della natura circostante e testimoniano l’autenticità del luogo. Concludendo un giro in questo angolo della Spagna, i visitatori portano con sé ricordi di un paese dove il blu racconta storie di trasformazione e comunità.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina