Viaggio tra i frantoi: il turismo oleario in Umbria con operatori dal Trentino Alto Adige

Viaggio tra i frantoi: il turismo oleario in Umbria con operatori dal Trentino Alto Adige

Il 19 e 20 marzo 2025, l’Umbria ha ospitato un evento per operatori turistici e agricoli del Trentino, esplorando le eccellenze dell’olio d’oliva locale attraverso visite a frantoi e degustazioni.
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Viaggio tra i frantoi: il turismo oleario in Umbria con operatori dal Trentino Alto Adige - Gaeta.it

Il 19 e 20 marzo 2025, la regione Umbria ha accolto un gruppo di operatori del settore turistico e agricolo provenienti dal Trentino Alto Adige, in un’iniziativa che ha messo in mostra le eccellenze del comparto oleario umbro. Organizzato dall’Associazione Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, l’evento ha offerto ai partecipanti la possibilità di esplorare i frantoi e le aziende agricole della zona, nonché di conoscere da vicino la cultura e i sapori locali.

Partenza da Trevi: il patrimonio olivicolo umbro

Il tour è iniziato nella storica città di Trevi, un luogo che vanta una ricca tradizione nella produzione di olio d’oliva. La visita ha avuto inizio presso Villa Fabri, una splendida villa seicentesca che domina il panorama della Fascia Olivata Assisi – Spoleto, un’area di grande valore per la produzione di olio riconosciuta dalla FAO. Qui gli ospiti hanno potuto immergersi nella storia e nella bellezza del territorio, tra antichi uliveti e paesaggi mozzafiato.

Successivamente, il gruppo ha visitato due frantoi locali, il Frantoio Gaudenzi e il Frantoio dei Sapori 1962. Il Frantoio Gaudenzi, attivo dal 1950, si distingue per la qualità dei suoi oli, sfruttando macchinari all’avanguardia per garantire un prodotto d’eccellenza. Oltre alla produzione, il Frantoio dei Sapori 1962 ha offerto la possibilità di degustare piatti locali preparati con ingredienti freschi e oli di altissima qualità. Queste visite hanno messo in luce non solo il processo di produzione, ma anche l’importanza di unire tradizione e innovazione nel settore oleario.

Giano dell’Umbria: tradizione e innovazione nell’oleicultura

Il secondo giorno ha portato i visitatori a Giano dell’Umbria, dove un’attrazione principale è stata l’Olivo secolare di Macciano, simbolo di resilienza e tradizione olivicola. Gli ospiti hanno partecipato a una degustazione di olio e.v.o. presso l’Azienda Agricola “Oro di Giano”. Qui, l’assaggiatrice Emanuela De Stefanis ha guidato i partecipanti nella scoperta dell’Olio Dop Colli Martani, con particolare attenzione alla varietà Monocultivar San Felice, che rappresenta un patrimonio unico del territorio.

Questo momento di assaggio è stato accompagnato dalla storia dell’oleicultura umbra, sottolineando l’importanza di investire nella qualità e nella sostenibilità della produzione. I produttori locali hanno avuto l’opportunità di interagire con i partecipanti, scambiando idee e esperienze sul settore, creando così una rete di contatti che potrà tornare utile per futuri progetti e collaborazioni.

Lago Trasimeno: una filiera a km zero e la cultura dell’olio

Al Lago Trasimeno, il tour ha raggiunto il Frantoio CM Centumbrie a Magione, una struttura che presenta una filiera a chilometro zero. Questo frantoio di ultima generazione comprende un Evo Bistrot e un Molino, dove si lavorano prodotti locali come legumi e grani biologici. Qui, gli ospiti hanno potuto conoscere i differenti processi di lavorazione e produzione, ascoltando il Dr. Roberto Mariotti, ricercatore dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR – IBBR, che ha approfondito le varietà olivicole autoctone dell’Umbria.

L’importanza di un sistema di produzione integrato è emersa come un elemento cruciale per la valorizzazione del prodotto finale, dimostrando che la sinergia tra le diverse fasi di lavorazione può contribuire a un olio di qualità superiore. Questa visita ha evidenziato le pratiche sostenibili e l’impegno dei produttori locali nel preservare il territorio.

Fattoria Luca Palombaro: un viaggio nel tempo e nei sapori dell’olio

La tappa finale del tour ha avuto luogo presso il Frantoio Museo Fattoria Luca Palombaro, situato nel suggestivo borgo di Monte del Lago. Qui, gli ospiti hanno potuto ammirare la collezione di antichi utensili utilizzati nella produzione di olio e visitare l’orciaia del 1800, una delle poche rimaste integre nel suo genere. Gli oli prodotti in questo frantoio hanno conquistato il palato di tutti i presenti, costituendo un perfetto esempio di come la tradizione possa trovare il suo posto anche nel contesto moderno.

Durante i saluti finali, Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, ha sottolineato come eventi di questo tipo siano fondamentali per creare un’occasione di scambio tra produttori e operatori del settore turistico. La risposta positiva da parte degli partecipanti, tra cui sindaci e rappresentanti locali, ha dimostrato quanto l’oleoturismo stia diventando un settore sempre più rilevante per il turismo esperienziale in Italia.

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