Un recente episodio di intimidazione ha coinvolto un avvocato nel vibonese, dove un cliente moroso ha reagito in modo violento dopo aver ricevuto un decreto ingiuntivo per il pagamento di una parcella. Questo evento ha portato a un’operazione dei carabinieri, che hanno provveduto a emettere misure cautelari nei confronti dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Le minacce inviate dall’individuo si sono rivelate preoccupanti, richiedendo un’attenzione speciale da parte delle autorità competenti.
Il contesto del decreto ingiuntivo
Cosa è un decreto ingiuntivo
Il decreto ingiuntivo è uno strumento giuridico attraverso il quale un creditore può sollecitare il pagamento di un debito. Questo provvedimento, emesso dal tribunale, obbliga il debitore a pagare entro un termine stabilito o a presentare opposizione. In questo caso, il legale coinvolto ha richiesto un decreto ingiuntivo per il pagamento di una parcella non saldata dall’uomo, il quale ha reagito in maniera violenta al provvedimento.
Reazioni del debitore
L’uomo, dopo aver ricevuto il decreto, ha tentato in modo infruttuoso di contattare l’avvocato presso la sua abitazione. Frustrato dalla situazione, ha iniziato a inviare messaggi intimidatori, sostenendo di voler diventare la “ombra” del legale, insinuando così un’atmosfera di paura e angoscia. Questo comportamento ha spinto l’avvocato a formalizzare una querela.
Le minacce e le intimidazioni
Minacce telefoniche e messaggi inquietanti
Malgrado una prima denuncia, l’uomo non ha smesso di tormentare il suo avvocato. Attraverso diverse telefonate, ha continuato a esercitare pressioni, minacciando anche la madre del legale. Queste intimidazioni hanno aggravato la situazione e aumentato il livello di ansia all’interno del nucleo familiare coinvolto. Le minacce trasmessi tramite messaggi sono state caratterizzate da un linguaggio diretto e violento, contribuendo a creare un clima di terror.
Il gesto e il ritrovamento del libretto
Il culmine del comportamento minaccioso dell’uomo è stato rappresentato dal ritrovamento di un libretto di preghiere, intitolato ‘Massime Eterne’, posizionato sul parabrezza dell’auto dell’avvocato. Questo oggetto, simbolicamente spesso associato ai defunti, è stato accompagnato da un messaggio inquietante diretto al figlio di tre mesi del legale. L’azione ha generato grande apprensione e preoccupazione tra i familiari, costringendo l’avvocato a presentare una denuncia nei confronti dell’autore delle intimidazioni.
Intervento delle autorità e misure cautelari
L’operazione dei carabinieri
I carabinieri di Arena, coordinati dalla Procura, hanno prontamente avviato un’indagine per raccogliere evidenze e testimonianze sul caso. Il comportamento dell’uomo e le minacce perpetrate hanno giustificato l’emissione di un provvedimento da parte del giudice per le indagini preliminari di Vibo Valentia. Durante questa indagine, le forze dell’ordine hanno altresì sequestrato il libretto di preghiere rinvenuto, considerato un elemento rilevante per le indagini.
Misure cautelari emesse dal gip
In seguito alla gravità della situazione, il gip ha imposto un divieto di avvicinamento all’avvocato e ai suoi familiari, stabilendo una distanza minima di 500 metri. Questo provvedimento intende garantire la sicurezza del legale e della sua famiglia, mettendo fine a una lunga serie di atti persecutori. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione, assicurando che venga mantenuto un adeguato livello di sicurezza per le parti coinvolte.
Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 da Elisabetta Cina