Un video suscita indignazione tra gli studenti e le famiglie del liceo Avogadro a Roma, mettendo in evidenza un episodio inquietante avvenuto durante il cambio dell’ora. Nel filmato si vedono studenti con il braccio teso in un saluto romano accompagnato dalla scritta “Siamo e saremo fasci” sulla lavagna. Questo atto ha riacceso il dibattito sulla presenza di ideologie estremiste negli ambienti scolastici e sulla necessità di un confronto democratico.
Il contesto del video e la reazione degli studenti
Il filmato è apparso online proprio quando le polemiche sulle attività politiche nelle scuole hanno iniziato ad aumentare. Gli studenti del Collettivo Argan hanno diffuso il video, evidenziando un clima di crescente tensione tra le diverse fazioni all’interno del liceo. Il momento del saluto romano è avvenuto in modo repentino, senza alcuna apparente provocazione. Dagli studenti coinvolti, alcuni volti sono rimasti oscurati, ma uno di loro era stato rappresentante d’istituto in passato ed è attualmente candidato per una lista che sembra neutrale, ma che gli studenti associati a essa hanno descritto come legata a intimazioni di estrema destra.
Le implicazioni sull’ambiente scolastico
La manifestazione di saluto romano rappresenta non solo un gesto provocatorio, ma sottolinea una questione più ampia: la possibilità che idee neofasciste trovino terreno fertile nelle scuole italiane. Gli studenti del Collettivo Argan hanno messo in guardia su questa problematica, citando esperienze di intimidazione e aggressività da parte di organizzazioni giovanili di ispirazione neofascista. La Rete degli Studenti Medi aveva precedentemente avvertito riguardo alle liste di rappresentanza studentesca che si presentano come apartitiche, ma all’interno delle quali militano membri di gruppi con chiare connotazioni politiche di destra.
La richiesta del Collettivo Argan
Il Collettivo Argan ha chiesto misure immediate per affrontare questa situazione. Nello specifico, viene richiesto lo scioglimento delle organizzazioni giovanili di matrice neofascista e il ritiro delle candidature di chi è collegato a esse, affinché si possa preservare un clima di dialogo aperto e democratico nelle scuole. Questo appello si unisce a precedenti iniziative, come la manifestazione degli studenti dello scorso 15 novembre, che ha visto una mobilitazione significativa contro l’intimidazione e la violenza. In questo senso, la tensione evidente sollevata da episodi come quello dell’Avogadro evidenzia la necessità di un impegno collettivo per garantire che gli spazi educativi rimangano liberi da ideologie dannose.
Il liceo Avogadro, come molte altre scuole italiane, si trova ora a dover affrontare una questione fondamentale riguardo al suo ambiente di apprendimento, invitando il corpo docenti e le istituzioni a riflettere seriamente sulle dinamiche in gioco e a garantire un’educazione immune da influenze estremiste.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Elisabetta Cina