I sindacati dei vigili del fuoco di Bologna hanno annunciato uno stato di agitazione per sollecitare interventi in materia di sicurezza sul lavoro, soprattutto riguardo all’esposizione all’amianto. Questa mossa arriva in concomitanza con il terzo anniversario della tragica strage alla centrale Enel Green Power di Bargi, sul lago di Suviana, dove hanno perso la vita diversi operai.
La richiesta di conciliazione dei sindacati
I rappresentanti di Fp Cgil, Confsal, Uilpa Uil, Fns Cisl e Usb hanno inoltrato all’amministrazione comunale la richiesta di apertura di una procedura di conciliazione, evidenziando una situazione di grave preoccupazione. Secondo le informazioni diffuse, il Comando di Bologna aveva più volte invitato i vigili del fuoco intervenuti a sottoporsi alle visite mediche previste dal ‘protocollo amianto’. Tuttavia, queste visite non sono mai avvenute, nonostante le reiterate sollecitazioni da parte dei sindacati.
Tale mancanza di azione è stata certificata da numerosi documenti ufficiali e comunicazioni interne. I rappresentanti sindacali si dichiarano allarmati e fanno notare che il protocollo avrebbe dovuto garantire la salute e la sicurezza del personale esposto durante le operazioni di soccorso.
La situazione preoccupante dell’esposizione all’amianto
Nel documento indirizzato all’amministrazione, i sindacati sottolineano l’esistenza di un “cortocircuito” nella gestione della sicurezza dei vigili del fuoco. In particolare, fanno riferimento alla comunicazione della società Enel Green Power, la quale ha notificato che alcune guarnizioni dell’alternatore sono state realizzate in fibra di amianto. Nonostante questa informazione chiara e allarmante, i vigili del fuoco non hanno ricevuto alcuna istruzione chiara riguardo all’applicazione del protocollo sanitario necessario per l’esposizione ad amianto e altre sostanze pericolose.
Questo vuoto normativo si traduce anche nell’assenza di documentazione nei fascicoli personali dei dipendenti, riguardo a eventuali esposizioni a materiali pericolosi. Tali negligenze pongono seri interrogativi sulla protezione dei lavoratori e sulla gestione dei rischi in ambito professionale.
Prossimi passi e possibili conseguenze
A fronte della situazione attuale, la proclamazione dello stato di agitazione implica una reazione chiara da parte dei vigili del fuoco bolognesi. Se la procedura di conciliazione non porterà a risultati soddisfacenti, i sindacati avvertono che potrebbe scattare uno sciopero, a tutti gli effetti compromettendo l’operatività dei servizi di emergenza. Questa eventualità , come sottolineato dai sindacati, non serve soltanto a far valere i diritti dei lavoratori, ma punta a garantire la sicurezza e il benessere di tutti coloro i quali sono coinvolti nelle operazioni di soccorso.
In un contesto in cui la tutela della salute sul posto di lavoro è di fondamentale importanza, l’attenzione mediatica su queste questioni potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro dei vigili del fuoco e per la loro sicurezza sul campo.