In un momento cruciale per il Basso Sangro Trigno, la strategia valutata dalla Coalizione territoriale per questa area interna dell’Abruzzo ha preso una forma definita. Sostenuta dai fondi PR Abruzzo FESR e FSE+ 2021-2027, questa iniziativa ha raccolto l’attenzione di diverse realtà locali, unite nel Centro culturale Teatro Comunale di Villa Santa Maria. Il meeting ha messo in luce le nuove progettualità che promettono di portare avanti lo sviluppo socioeconomico, ambientale e culturale di una vasta area che comprende ben 37 comuni.
La strategia nell’area interna del Basso Sangro Trigno
Con l’obiettivo di ravvivare l’area interna del Basso Sangro Trigno, la strategia elaborata mira a migliorare significativi aspetti della vita locale. Si tratta di rafforzare le traiettorie di sviluppo attraverso un approccio collettivo che coinvolge i vari attori del territorio: dalle istituzioni agli imprenditori, fino ai rappresentanti delle associazioni. La finalità è chiara: rendere l’area più attrattiva e rispondente ai bisogni dei cittadini e dei turisti.
L’area è un mosaico composito di comuni, che vanno da Borrello a Villa Santa Maria. Ogni comune porta con sé peculiarità che, se messe in rete, possono generare nuove opportunità . Il documento di strategia approvato recentemente comprende non solo un’analisi del contesto, ma anche obiettivi concreti e linee di sviluppo mirate. Si tiene conto delle risorse disponibili a livello regionale, puntando a una pianificazione che sia al contempo realistica e lungimirante.
Due assi principali per il progresso
La strategia per l’Area Interna Basso Sangro Trigno si fonda su due assi principali che riflettono le necessità della popolazione. Il primo riguarda i servizi, con particolare attenzione alla salute e all’istruzione. Qui l’obiettivo è chiaro: migliorare l’offerta presente e i collegamenti all’interno della regione. L’idea è quella di garantire un servizio che non solo soddisfi i bisogni primari, ma contribuisca anche al benessere generale della comunità .
Il secondo asse si concentra sullo sviluppo locale. Questo approccio implica la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali dell’area, fondamentali per incrementare la qualità dell’accoglienza turistica. Investire su questi settori non solo porterà benefici immediati, ma creerà anche posti di lavoro, promuovendo così un circolo virtuoso di crescita economica e sociale.
Il primo documento strategico approvato lo scorso 10 febbraio delinea tutte queste intenzioni in modo chiaro e preciso, gettando le basi per interventi futuri da realizzare in sinergia con i vari stakeholders. La creazione di prodotti turistici rappresenta uno degli obiettivi chiave di questo piano, promuovendo anche attività di animazione e formazione per gli operatori del settore.
L’incontro cruciale e le prospettive future
Durante il meeting di Villa Santa Maria, sono emerse opinioni e proposte che hanno arricchito il dibattito. A rappresentare la Regione Abruzzo, Carlo Tereo De Lenderset ha portato un messaggio di ottimismo: le presenze turistiche nel 2024 hanno superato i 7 milioni, segnando un incremento del 15% rispetto al 2019. Questo dato dimostra che l’Abruzzo offre destinazioni in grado di attrarre visitatori e che c’è un ampio margine per espandere ulteriormente il mercato turistico.
De Lenderset ha sottolineato l’importanza di un tavolo di confronto tra i territori. Essenziale sarà comprenderne meglio le necessità di promozione turistica, attivando anche canali di comunicazione più snelli e diretti. L’incontro ha visto anche la partecipazione di Peppe Millanta della Fondazione Abruzzo Film Commission, il quale ha rimarcato il valore della collaborazione tra le varie realtà per migliorare i servizi di accoglienza e attrarre maggiori flussi turistici.
Giuseppe Finamore, sindaco di Villa Santa Maria e figura di riferimento per la strategia, ha espresso soddisfazione per l’interesse mostrato dagli altri sindaci e operatori locali. Ha dichiarato che la discussione avviata rappresenta un passo cruciale per definire una direzione chiara per lo sviluppo turistico del territorio, contribuendo a ridefinire l’immagine del Basso Sangro Trigno come meta attrattiva e vivibile.