Nel cuore della Borgogna, tra le dolci colline della Côte de Beaune, si trovano Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet, due comuni noti per la loro eccellente produzione di vini bianchi. La regionale vitivinicola di Borgogna è famosa in tutto il mondo per la qualità dei suoi vini e questi due centri ne rappresentano il fulcro. In questo articolo, esploreremo la storia, i terroir e le caratteristiche distintive dei vini bianchi e rossi di Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet.
Chassagne-Montrachet: storia e caratteristiche del territorio
Adagiato a sud di Puligny, il villaggio di Chassagne-Montrachet ha una tradizione vitivinicola che risale all’epoca romana, quando era conosciuto con il nome di “Cassaneas”. La località si estende su una superficie di circa 370 ettari e presenta un panorama viticolo variegato, caratterizzato da terreni con diverse composizioni. Le vigne di Chassagne-Montrachet beneficiano di una complessa struttura del suolo, composta da calcare, argilla e ghiaia, che contribuisce alla varietà dei suoi vini.
Sebbene il villaggio sia spesso associato allo Chardonnay, è uno dei pochi comuni della Côte de Beaune in cui il Pinot Nero mantiene un ruolo importante. La zona presenta un cambiamento significativo del suolo man mano che si sale lungo il pendio: nella parte inferiore si trovano le terres rouges, più pesanti, mentre nelle zone più alte si trovano le terres blanches, ricche di calcare, dove si producono i bianchi più pregiati.
I vini bianchi di Chassagne-Montrachet sono apprezzati per la loro pienezza, struttura e ricchezza, con profumi che spaziano dalla frutta matura, come mela e pera, ad accenni più complessi di burro e nocciola dovuti all’invecchiamento in botte di rovere. Grazie al suolo più argilloso, questi vini tendono a presentare un corpo robusto e una rotondità che li discosta dai vini di Puligny. Nonostante la crescente fama dei bianchi, la produzione di vini rossi a base di Pinot Noir di Chassagne rimane un aspetto distintivo della tradizione vinicola locale, caratterizzati da una raffinata struttura tannica e note di frutti di bosco e spezie.
Puligny-Montrachet: il regno dello Chardonnay
A nord di Chassagne si trova Puligny-Montrachet, un comune riconosciuto a livello mondiale per la sua produzione di Chardonnay di altissima qualità. La storia viticola di Puligny risale al XII secolo, quando i monaci benedettini iniziarono a coltivare la vite nella vicina Blagny. Il nome “Puligny” trae origine dall’antico termine “pol”, che significa “pozza d’acqua”, in riferimento al paesaggio originario della zona.
Le vigne di Puligny-Montrachet si sviluppano su terreni calcarei, ideali per conferire ai vini una freschezza e una finezza senza pari. La produzione di vini bianchi qui è caratterizzata da una straordinaria opulenza e longevità, con una complessità aromatica che abbraccia profumi di fiori, agrumi e una notevole mineralità. Rispetto ai vini di Chassagne, quelli di Puligny si contraddistinguono per la loro eleganza e la freschezza al palato.
Con una superficie coltivata di circa 300 ettari, Puligny-Montrachet offre alcuni dei vigneti più prestigiosi al mondo, tra cui Grand Cru come Le Montrachet, Chevalier-Montrachet e Bienvenues-Bâtard-Montrachet. I vini prodotti in questa area sono noti per la loro capacità di invecchiamento, sviluppando con il tempo note complesse e affascinanti. La predominanza di terreni calcarei e la quasi totale assenza di Pinot Nero consentono a Puligny di dedicarsi esclusivamente alla produzione di bianchi eccellenti.
Le differenze tra Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet
Sebbene Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet siano geograficamente affiancati, presentano differenze sostanziali nelle caratteristiche dei loro vini. I bianchi di Chassagne sono generalmente più ricchi e opulenti, grazie alla maggiore presenza di argilla nei terreni. Questa peculiarità si riflette in vini più corposi, caratterizzati da una texture setosa e cremosa. Al contrario, i vini di Puligny tendono a essere più lineari e minerali, con una freschezza accentuata e una maggiore acidità.
A livello aromatico, i bianchi di Chassagne danno voce a profumi di frutta matura e burro, mentre quelli di Puligny sono noti per le fragranze delicate di fiori bianchi e agrumi. La mineralità distintiva dei vini di Puligny li rende eleganti e sottili, mentre i vini di Chassagne risultano più robusti e rotondi.
In termini di longevità, entrambi i comuni producono vini capaci di invecchiare splendidamente. Tuttavia, i bianchi di Puligny-Montrachet hanno generalmente una maggiore capacità di sviluppare complessità nel tempo, evolvendo in modo lento ma affascinante. I vini di Chassagne, pur invecchiando bene, raggiungono la loro massima espressione in un periodo leggermente inferiore.
Questi fattori rendono Chassagne-Montrachet e Puligny-Montrachet due delle mete vinicole più ambite al mondo, con storie e tradizioni che continuano a risuonare tra gli appassionati di vino.