Vinitaly 2025: Annabella Pascale presenta "Poggipié", il nuovo vino della Tenuta di Artimino

Vinitaly 2025: Annabella Pascale presenta “Poggipié”, il nuovo vino della Tenuta di Artimino

Al Vinitaly di Verona, Annabella Pascale presenta “Poggipié”, un nuovo Cabernet Franc della Tenuta di Artimino, simbolo di tradizione e innovazione nella viticoltura toscana.
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Vinitaly 2025: Annabella Pascale presenta "Poggipié", il nuovo vino della Tenuta di Artimino - Gaeta.it

Il Vinitaly di Verona continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore vinicolo. Quest’anno, Annabella Pascale ha attirato l’attenzione con la presentazione di “Poggipié”, un nuovo vino dell’IGT Toscana. Gestendo, insieme al cugino Francesco Spotorno, la Tenuta di Artimino, un’area storica situata nel cuore della Toscana, Pascale ha raccontato l’evoluzione della sua azienda familiare, legata a un passato di successi e sfide.

La tenuta di Artimino e la sua storia

La Tenuta di Artimino si estende per 78 ettari di vigneti all’interno del Barco Reale, un’antica riserva di caccia dei Medici. Questa tenuta ha una storia ricca, che affonda le radici nel lavoro e nella passione della famiglia Olmo. Giuseppe Olmo, ciclista professionista e imprenditore, è l’artefice del legame con questo territorio. La proprietà fu lasciata in eredità ai nipoti da Olmo, noto per i suoi successi sportivi e per il suo impegno imprenditoriale. Creatore della famoso marchio di biciclette “Olmo”, si distinse come vincitore di diverse edizioni della Milano-Sanremo e di molte tappe del Giro d’Italia, traendo ispirazione dalle prove affrontate anche in tempi difficili.

La visione imprenditoriale di Giuseppe Olmo si sviluppò successivamente anche in altri ambiti. Negli anni ’80, investì i suoi guadagni nella Tenuta di Artimino, con l’idea di diversificare le sue attività. Acquistando 750 ettari, di cui 78 dedicati a vigneti, ha posto le basi per una tradizione vitivinicola che oggi continua a prosperare sotto la guida dei nipoti. Il legame con questo suolo ricco di storia e cultura rappresenta un forte motivatore per Annabella e Francesco, che sono impegnati ogni giorno a portare avanti il grande sogno di famiglia.

La presentazione di “Poggipié”

Durante il Vinitaly, Annabella Pascale ha presentato “Poggipié”, un Cabernet Franc del 2022 che segna l’inizio di una nuova linea premium di vini monoclonali. È stato un momento significativo per l’imprenditrice, che ha spiegato come la creazione di questo vino sia il risultato di un lungo lavoro di studio e zonazione dei vigneti, durato ben due anni. La collaborazione con l’enologo Riccardo Cottarella, presidente di Assoenologi, è stata fondamentale per arrivare a questo traguardo.

“Poggipié” rappresenta infatti una sintesi dei profondi studi condotti sulle caratteristiche pedoclimatiche della tenuta. Le analisi hanno svelato una grande varietà di suoli e microclimi, permettendo di valorizzare al meglio il potenziale del terroir. La scoperta di oltre 26 varietà di vitigni ha aggiunto ulteriore ricchezza al progetto, garantendo una diversità che contribuisce al carattere unico di ogni vino prodotto.

Il significato del vino nella cultura italiana

Il vino ha sempre avuto un ruolo centrale nella cultura italiana, e il lavoro di Annabella Pascale è un chiaro esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere. La passione per la viticoltura e il legame profondo con la terra si riflettono in ogni bottiglia della Tenuta di Artimino. La scelta di investire in un progetto vinicolo così ambizioso non è solo una questione economica, ma è anche un modo per continuare la storia famigliare e per contribuire al patrimonio culturale italiano.

Con “Poggipié”, la Tenuta di Artimino non solo propone un vino di alta qualità, ma porta avanti anche il messaggio di valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni. Ancora oggi, il loro impegno si traduce in una continua scoperta del suolo e nel rispetto dell’ambiente, elementi essenziali per garantire la sostenibilità e la qualità dei vini.

La presenza di imprese come quella di Annabella Pascale al Vinitaly è testimonianza di quanto il mondo del vino sia in evoluzione, cercando sempre nuove strade per raccontare la storia e le emozioni di un territorio straordinario.

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