Vinitaly 2025: l'abruzzo protagonista con oltre 50 cantine e il nuovo modello viticolo

Vinitaly 2025: l’abruzzo protagonista con oltre 50 cantine e il nuovo modello viticolo

Il Vinitaly 2025 a Verona vedrà l’Abruzzo protagonista con oltre 50 cantine, presentando il Modello Abruzzo e una masterclass sul Cerasuolo, evidenziando la crescita e la sostenibilità della viticoltura regionale.
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Vinitaly 2025: l'abruzzo protagonista con oltre 50 cantine e il nuovo modello viticolo - Gaeta.it

Il Vinitaly 2025, che si svolgerà a Verona dal 6 al 9 aprile, si prepara a essere un palcoscenico di grande rilevanza per la viticoltura abruzzese. Con la partecipazione di più di 50 cantine e oltre 100 aziende presenti all’evento, l’Abruzzo punta a mettere in luce le sue eccellenze enologiche, sostenendo la sua indiscutibile importanza nell’ambito dell’agroalimentare italiano. Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, protagonista di quest’edizione, occuperà uno spazio significativo nel Padiglione 12, dove verrà presentato il rinnovato Modello Abruzzo. Questo progetto si propone di riscrivere la geografia vitivinicola regionale, puntando sulla valorizzazione delle quattro sottozone provinciali e introducendo la menzione Superiore per le produzioni più qualificate.

L’identità del modello abruzzo

Il Modello Abruzzo si presenta come un’iniziativa volta a promuovere il ricco patrimonio vinicolo della regione. Con un valore del settore che si avvicina ai 300 milioni di euro, la viticoltura abruzzese non è solo un’eccellenza produttiva, ma svolge anche un ruolo fondamentale nel panorama economico locale. Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, sottolinea come le crescenti esportazioni dei distretti locali rappresentino un chiaro indice della competitività delle produzioni abruzzesi. In questo contesto, il Modello Abruzzo punta sulla sostenibilità, cercando di tutelare il territorio e di valorizzare le tradizioni enogastronomiche regionali. L’attenzione verso pratiche sostenibili si riflette nel modo in cui i produttori locali si interfacciano con l’ambiente e nella qualità dei loro prodotti.

Focus sulla crescita del cerasuolo d’abruzzo

Uno degli eventi più attesi al Vinitaly 2025 sarà la masterclass dedicata al Cerasuolo d’Abruzzo, in programma il giorno 8 aprile. Questo rosato, il cui profilo aromatico affronta con successo le sfide del mercato, sta sperimentando una crescita senza precedenti. La masterclass sarà guidata da Filippo Bartolotta, wine educator di fama, insieme al presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi e a produttori scelti. Durante l’incontro, i partecipanti avranno l’opportunità di degustare diverse annate storiche, comprese quelle degli anni ’70.

Il Cerasuolo d’Abruzzo si distingue per la sua freschezza e versatilità. Questo vino, che ben si sposa con una varietà di piatti leggeri, pesce e verdure, si adatta perfettamente a nuove abitudini culinarie, persino a piatti di cucina fusion. L’interesse crescente per questo vino non è casuale: risponde alla richiesta dei consumatori di esperienze enologiche nuove e stimolanti. Il Consorzio è attivamente impegnato a definire con maggiore precisione l’identità del Cerasuolo, introducendo un parametro oggettivo volto a caratterizzare il suo colore distintivo.

La partecipazione al vinitaly 2025

Il Vinitaly rappresenta un’importante fiera internazionale del vino, attirando visitatori e operatori del settore da tutto il mondo. La presenza dell’Abruzzo in questo contesto è incentrata su un’offerta ricca di novità, studiata per attrarre buyer e appassionati. La strategia commerciale promossa dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo mira a mettere in risalto la qualità e la varietà delle produzioni locali, mentre si valuta l’impatto della crescente notorietà dei vini abruzzesi. Con più di 100 aziende partecipanti, il Consorzio si presenta come un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale.

L’appuntamento di Verona non è solo un’occasione di affari, ma anche un’opportunità per promuovere la cultura vinicola abruzzese. Il successo di questo evento dipenderà in gran parte dalla capacità dei produttori di raccontare le storie e le tradizioni che rendono i loro vini unici. I risultati di questa partecipazione potrebbero avere un impatto duraturo sulle esportazioni e sul posizionamento dei vini abruzzesi sui mercati esteri.

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