Si è aperta oggi a Verona la 57/A edizione di Vinitaly, un evento che riflette le sfide del contesto politico ed economico attuale. Con un totale di 4.000 aziende espositrici distribuite su 18 padiglioni, il salone promette di attrarre buyer da 140 Paesi, continuando a consolidare il posizionamento del vino italiano nel mercato internazionale. Il comparto vitivinicolo, con un impatto economico diretto e indiretto che raggiunge i 45 miliardi di euro e un valore delle esportazioni pari a 8,1 miliardi di euro, rappresenta una componente vitale per l’economia italiana, impiegando quasi un milione di persone e contribuendo per l’1,1% al PIL nazionale.
Un contesto internazionale difficile
L’edizione 2025 di Vinitaly si svolge in un periodo di incertezza per i mercati globali, specie in vista dell’introduzione di nuovi dazi sul vino italiano da parte dell’amministrazione statunitense. Questi sviluppi hanno suscitato preoccupazioni tra gli operatori del settore, ma nonostante ciò, la presenza di buyer americani è rimasta stabile, raggiungendo quota 3.000 visitatori a Verona. Questo è un segnale di fiducia nel potenziale del vino italiano, nonostante gli ostacoli che si profilano all’orizzonte.
Le delegazioni presenti non si limitano agli Stati Uniti, ma includono anche importanti rappresentanti da Canada, Cina, Regno Unito, Brasile, India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Nel continente europeo, i buyer provengono principalmente da Germania, Svizzera e dai Paesi del Nord Europa e dell’area balcanica. L’interesse internazionale sottolinea quanto il vino italiano continui a essere un prodotto ricercato e apprezzato a livello globale, nonostante le attuali difficoltà di mercato.
La presenza istituzionale al Vinitaly
Un aspetto rilevante di questa edizione del Vinitaly è la significativa presenza istituzionale, evidenziata dalle dichiarazioni del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. “Sarà un grande Vinitaly per questi numeri, soprattutto per la presenza istituzionale in questo momento cruciale. Oggi abbiamo avuto la visita di quattro ministri e domani saranno presenti due Commissari europei – all’agricoltura e alla salute – per presentare un pacchetto importante per il settore,” ha affermato Bricolo. Questo pacchetto, accolto positivamente dalle associazioni di settore, è una risposta alle richieste avanzate dal mondo del vino.
La partecipazione diretta di membri del governo italiano, tra cui Adolfo Urso , Alessandro Giuli , Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida , dimostra l’importanza che le istituzioni attribuiscono a eventi come Vinitaly, considerati fondamentali per il sostegno e la promozione del comparto vitivinicolo italiano.
Focus sul futuro del vino italiano
Con il settore vitivinicolo italiano in una fase di sfida e trasformazione, Vinitaly 2025 appare come una piattaforma cruciale per discutere il futuro. Le opportunità di networking e il confronto diretto tra produttori e buyer possono favorire l’emergere di soluzioni innovative per rispondere alle sfide economiche e commerciali. In questo contesto, il coinvolgimento delle istituzioni e la creazione di politiche di sostegno sono essenziali per garantire la competitività del vino italiano sui mercati globali.
L’attualità del settore, unita alla necessità di affrontare le incertezze dei mercati internazionali, rende questa edizione di Vinitaly un momento di riflessione e azione per tutti gli attori coinvolti.