Vino italiano: export in crescita per quasi 3,9 miliardi di euro nel primo semestre 2024

Vino italiano: export in crescita per quasi 3,9 miliardi di euro nel primo semestre 2024

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Vino italiano: export in crescita per quasi 3,9 miliardi di euro nel primo semestre 2024 - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il settore vinicolo italiano conclude il primo semestre 2024 con risultati incoraggianti, con un export che sfiora i 3,9 miliardi di euro e oltre 10 milioni di ettolitri venduti nel mondo. Questi dati, forniti dall’Osservatorio Uiv-Ismea sulla base di analisi Istat, mostrano un incremento sia nei volumi sia nei valori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, nonostante il bilancio positivo, si evidenzia un rallentamento rispetto ai tassi di crescita del primo quadrimestre, elemento che mette in luce alcune difficoltà nel mercato internazionale.

risultati positivi ma rallentati

Analisi del primo semestre 2024

I dati dell’Osservatorio Uiv-Ismea rivelano un andamento contrastato per l’export vinicolo italiano nel corso dei primi sei mesi del 2024. Seppur il confronto con i risultati ottenuti nel 2023 appaia favorevole, il trend di crescita ha subito un’inversione. Nel quadrimestre iniziale, infatti, si registravano incrementi significativi, intorno al 6-7%. La primavera, caratterizzata da diverse condizioni climatiche e macroeconomiche, ha penalizzato le vendite, portando a una settimana performance nel mercato globale.

Il report evidenzia come il settore degli spumanti abbia mantenuto una netta predominanza nel mercato delle esportazioni, segnando un eccellente +11% in volume, con il Prosecco che domina con un incremento del 13%. Questo segmento ha permesso di sostenere il valore totale dell’export, con un aumento del 7%. In contrasto, i vini sfusi e bag in box hanno fatto registrare cali nelle consegne pari a -6% e -5% rispettivamente, suggerendo una certa domanda stagnante per questi prodotti.

Trend dei vini in bottiglia

Nonostante le difficoltà, i vini in bottiglia mostrano una certa resilienza. Le Indicazioni Geografiche Tipiche continuano a mantenere una performance positiva, sostenendo l’intero comparto. I vini a Denominazione di Origine Protetta fermi hanno chiuso con un incremento marginale, segnando +0,2% in volume e +0,7% in valore. Al contrario, i vini comuni hanno subito una leggera flessione con un -2,9% di volume, mentre il valore ha mostrato una crescita più ottimistica, attestandosi a +3,9%.

andamento delle aree geografiche

Paesi clienti e performance specifiche

L’analisi delle esportazioni mette in evidenza le performance dei vari mercati di riferimento. Confrontando i dati del primo semestre con quelli di aprile, si nota un incremento dei volumi di vendita in quasi tutti i principali paesi clienti, ma con variazioni nettamente più contenute rispetto ai periodi precedenti. Gli Stati Uniti e il Regno Unito, pur con lievi aumenti rispettivamente del +2% e del +2,3%, non mostrano segni significativi di crescita. L’andamento della Germania segna un calo, attestandosi a -1,2%.

Le diminuzioni maggiori si registrano in Svizzera e Canada, che segnano rispettivamente -3,8% e -1,4%. Tuttavia, il calo più preoccupante è quello della Francia, con un drastico -10,8%, che richiede un’attenta analisi sulle preferenze dei consumatori. Questi indicatori suggeriscono una certa necessità di rinnovamento e di adattamento del settore vinicolo a livello strategico.

Le regioni vinicole in crescita

Analizzando le regioni vinicole italiane, emerge un quadro interessante. Il Veneto si conferma come il leader indiscusso, con un incremento del valore dell’export pari a +5,7%, per un totale di 1,4 miliardi di euro. Anche la Toscana, con un aumento del 3,5%, continua a occupare posizioni di rilievo nel panorama vinicolo. Al contrario, il Piemonte presenta una flessione, con un deterioramento del -2,2% che solleva interrogativi sulla sua dinamica commerciale. La gestione delle risorse e le strategie di marketing adottate dalle diverse regioni potrebbero influenzare in maniera decisiva l’evoluzione futura del settore.

Questi dati non solo offrono uno sguardo sulle performance attuali, ma invitano a una riflessione più ampia sulle opportunità e le sfide che il vino italiano dovrà affrontare nei prossimi anni, in vista di eventi significativi nel settore, come la vendemmia e il G7 Agricoltura in programma a Ortigia.

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