A Firenze, la situazione al Centro di Accoglienza Straordinaria “L’Orologio” di Viale Corsica si è fatta sempre più critica con un episodio di violenza che ha portato a due feriti gravi. L’evento, che ha scosso la comunità locale, mette in luce le difficoltà e le tensioni persistenti che circondano le strutture di accoglienza per minori non accompagnati.
L’episodio di violenza
Nel pomeriggio, all’interno del centro, è scoppiata una rissa che ha coinvolto alcuni ospiti, culminando con l’utilizzo di armi bianche. Due giovani sono stati accoltellati: uno di loro, diciannovenne, è stato portato in codice rosso al pronto soccorso per una coltellata al cuore e versa in condizioni gravissime. Le prime indagini indicano che l’attacco possa essere stato provocato da motivi ancora da chiarire, ma potrebbe aver visto coinvolti principalmente immigrati di origine araba. La risposta delle forze dell’ordine è stata rapida ma complessa, data la situazione di alta tensione all’interno del centro.
La polizia municipale e i carabinieri sono stati chiamati a intervenire per sedare la violenza; tuttavia, l’arrivo delle forze dell’ordine ha intensificato la situazione, con alcuni ospiti che hanno reagito lanciando pietre, causando ferite a due agenti. Gli accertamenti sono ora sotto il coordinamento della procura dei minori e di quella ordinaria, con un monitoraggio dettagliato della situazione all’interno della struttura.
Le critiche alla gestione del centro
Il sindacato Uilfpl ha espresso forte preoccupazione riguardo alla gestione della sicurezza nel centro, definendolo una vera e propria “polveriera”. Gli agenti avevano già dovuto intervenire in precedenza per contenere un’altra rissa, durante la quale un coinvolto è stato scoperto con una pistola giocattolo.
Le tensioni manifestate dai giovani all’interno del centro non sono un fenomeno isolato. Da mesi le forze dell’ordine hanno segnalato episodi di disordini continui, inclusa la denuncia di diversi minorenni e maggiorenni intrusi. Sono stati anche sequestrati oggetti pericolosi come coltelli e spray al peperoncino. Secondo quanto riportato, nonostante le richieste per migliorare la sicurezza, come la costruzione di un cancello di protezione e l’acquisto di giubbotti antiproiettile, queste misure non sono state ancora attuate.
Risse e manifestazioni: un problema persistente
Gli episodi di violenza non rappresentano una novità per il Centro di Accoglienza di Viale Corsica. A maggio, un’educatrice era stata ferita durante una rissa tra ospiti, con il ritrovamento di coltelli all’interno della struttura. Nello stesso mese, in un’altra struttura a Campo di Marte, si era scatenato il panico dopo l’uso di spray al peperoncino. Questi eventi sono emblematici di una crisi più ampia legata alla gestione dei minori non accompagnati, un tema che solleva interrogativi sulla capacità della città di far fronte a questa emergenza.
Le tensioni culminano frequentemente in manifestazioni violente, come quella avvenuta ad aprile, quando alcuni giovani hanno dato fuoco a un materasso, causando l’intervento di polizia e vigili del fuoco. La difficoltà di gestire questa popolazione vulnerabile risulta evidente, e il numero crescente di minorenni non accompagnati rappresenta una sfida che la città deve affrontare con urgenza.
Questa mattina, mentre l’attenzione dei media e delle autorità si concentra sul recente episodio di violenza, la necessità di una ristrutturazione e di interventi concreti all’interno delle strutture di accoglienza diventa sempre più urgente.
Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2025 da Marco Mintillo