Un episodio allarmante si è consumato in una scuola della provincia di Lecce, dove un docente ha subito minacce da parte di un padre e di un fratello maggiore di un alunno, dopo aver rimproverato il giovane per comportamenti inappropriati in classe. L’incidente, dettagliato nel rapporto presentato dallo stesso professore, solleva interrogativi sulla sicurezza nelle scuole e sull’appropriata gestione delle situazioni disciplinari da parte delle famiglie.
Il rimprovero che scatena le ire
Tutto ha avuto inizio a seguito di un intervento disciplinare da parte del docente nei confronti di un ragazzo di sedici anni. Quest’ultimo era già stato protagonista di comportamenti disturbatori in aula e, al termine di una lezione, ha deciso di contattare il padre con un messaggio piuttosto esplicito: “Vieni a scuola per spaccare la faccia al professore.” Questo appello è arrivato dopo che il docente aveva redarguito il giovane, annotando ben quattro note disciplinari per la sua condotta.
Il professore l’aveva avvertito che tali comportamenti avrebbero potuto portare alla richiesta di un consiglio straordinario di disciplina e a una nuova sospensione. Già era accaduto in passato, visto che lo studente aveva già scontato due settimane di fermo dalle lezioni per comportamenti simili. L’atteggiamento sfidante del giovane ha quindi indotto il genitore a intervenire in modo piuttosto violento.
La reazione del padre e del fratello
Prendendo sul serio il messaggio del figlio, il padre e il fratello maggiore sono giunti a scuola poco dopo la chiamata. Con un atteggiamento aggressivo, hanno iniziato a urlare contro il docente, arrivando a minacciarlo e a intimidirlo sul posto. L’atmosfera si è infuocata ulteriormente quando il diciassettenne ha spronato la propria famiglia a proseguire con le minacce. L’episodio si è aggravato quando i due hanno tentato di forzare l’ingresso nell’ufficio del preside, ma la porta rimasta chiusa li ha costretti a limitarsi a offendere verbalmente il professore.
Il comportamento aggressivo dimostrato durante l’episodio pone l’accento su una problematica più ampia, che riguarda non solo l’autorevolezza degli educatori, ma anche le dinamiche familiari in situazioni di conflitto scolastico. È fondamentale interrogarsi sulle modalità di comunicazione tra scuola e famiglia e sul ruolo che le istituzioni hanno nel prevenire tali episodi.
L’intervento delle forze dell’ordine
In un momento di crescente tensione, il professore ha deciso di allontanarsi dalla scena preoccupato per la propria incolumità , tentando di guadagnare tempo con il pretesto di contattare il preside. Mentre indietreggiava, è stato strattonato e intimorito dal padre e dal figlio, che continuavano a proferire insulti e minacce. Sentendosi minacciato, il docente ha trovato rifugio nel bagno della scuola e ha contattato il 112, attivando le forze dell’ordine.
Quando la polizia locale è giunta sul posto, ha immediatamente identificato le tre persone coinvolte e ha protetto il docente, scortandolo verso l’uscita della scuola e dell’area circostante. Si tratta di un episodio preoccupante, che richiede una riflessione da parte delle autorità scolastiche e di tutela educativa al fine di garantire un ambiente sicuro per gli insegnanti e per tutti gli alunni.
La gravità della situazione e la spontaneità delle minacce lanciate dal ragazzo, supportato da familiari, pongono un interrogativo sul modo in cui si affrontano le questioni disciplinari nelle scuole, evidenziando la necessità di supporto istituzionale per affrontare un fenomeno in aumento.
Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Marco Mintillo