Un episodio di violenza sessuale ha scosso la comunità di Genova, dove una donna di 44 anni, priva di fissa dimora, ha presentato una denuncia contro un aggressore sconosciuto. La vicenda è stata segnalata ai carabinieri, i quali hanno avviato un’indagine per fare chiarezza sull’accaduto. L’incidente è avvenuto nella serata di ieri e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nella zona centrale della città.
La denuncia della vittima
Racconto dei fatti
La vittima, come riportato da fonti ufficiali, si è presentata presso la caserma dei carabinieri di San Teodoro e Scali, situata nel cuore del centro storico genovese. La donna ha fornito ai militari una descrizione dettagliata dell’incidente avvenuto attorno alle ore 22. Secondo il suo racconto, è stata avvicinata da un uomo sconosciuto proprio vicino al luogo dove di solito dorme. In pochi istanti, l’aggressore le si è avventato contro, portando a termine l’atto violento. La donna ha dichiarato di aver trovato la forza di denunciare solo il giorno successivo, evidenziando la difficoltà psicologica di affrontare un’esperienza tanto traumatica.
Assistenza medica
Dopo aver formalizzato la denuncia, i carabinieri hanno deciso di attivare il servizio di emergenza 118 per fornire assistenza medica alla donna. Trasferita all’ospedale Galliera, un centro di riferimento per casi di violenza sessuale, è stata accolta dal personale medico con un codice verde, che indica una situazione di lieve gravità. All’interno della struttura è stato attivato il protocollo rosa, una serie di procedure specifiche per il trattamento delle vittime di violenza. I medici hanno eseguito visite approfondite e avviato un colloquio con una psicologa, al fine di supportarla e verificare eventuali traumi fisici e psicologici.
Le indagini dei carabinieri
Ricerca di testimoni e prove
Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato una serie di indagini per ottenere ulteriori prove e individuare il presunto aggressore. Uno dei primi passi intrapresi è stato quello di controllare la presenza di telecamere di videosorveglianza nei pressi del luogo dell’aggressione. Questi dispositivi possono fornire immagini cruciali per chiarire la dinamica dei fatti e per identificare l’autore di questa violenza.
Monitoraggio della situazione
I carabinieri stanno anche incoraggiando chiunque possa avere informazioni relative all’incidente a farsi avanti. Testimonianze oculari o dettagli che possano sembrare insignificanti potrebbero rivelarsi fondamentali nelle indagini. Inoltre, le autorità stanno lavorando a stretto contatto con le associazioni locali che si occupano di assistenza per le persone vulnerabili, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nel quartiere e sostenere le vittime di episodi di violenza.
Questo caso ha messo in luce la necessità di un’attenzione costante verso la sicurezza delle persone più vulnerabili nella città di Genova. Mentre le indagini proseguono, resta viva la speranza che si possano ottenere informazioni utili per garantire giustizia e protezione alle vittime di simili atrocità.