Nella regione Lombardia, al momento, non si registrano casi di virus Mpox, comunemente noto come vaiolo delle scimmie, per la variante di tipo I che sta rapidamente proliferando in diverse aree dell’Africa. Questa informazione è stata confermata dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, il quale ha anche sottolineato l’andamento della variante di tipo II, già conosciuta in Lombardia da quando la malattia è comparsa in Europa nel 2022. L’approccio proattivo delle autorità locali segna un impegno costante nel monitoraggio e nella gestione della situazione.
L’andamento di Mpox in Lombardia
I casi di Mpox di tipo II nel 2024
Dall’inizio dell’anno 2024, Lombardia ha registrato circa venti pazienti affetti da Mpox di tipo II. Sebbene la presenza di questa variante possa destare preoccupazione, Bertolaso riferisce che i pazienti presentano patologie non gravi e senza complicazioni significative. Il ministero regionale ha sviluppato un solido protocollo per gestire gli effetti di questa patologia, riuscendo a tenere la situazione sotto controllo, grazie a conoscenze approfondite sul comportamento del virus e sulla sua diffusione.
Il virus Mpox, appartenente alla famiglia degli orthopoxvirus, è un patogeno che può causare malattie cutanee dell’uomo e degli animali. Sebbene il virus possa apparire temibile, l’attuale gestione della variante di tipo II nella regione Lombardia dimostra l’efficacia delle strategie sanitarie in atto. Le autorità sanitarie regionali sono pronte ad affrontare un eventuale incremento di casi, monitorando costantemente le tendenze di diffusione.
Sorveglianza attiva e sistemi di monitoraggio
Guido Bertolaso ha evidenziato l’importanza della sorveglianza attiva per le varianti emergenti di Mpox, come la variante Ib, un sottotipo della variante di tipo I. Nonostante questa sottovariante non sia stata ancora identificata in Lombardia, le autorità locali mantengono un’alta vigilanza. Il monitoraggio della situazione e l’osservazione delle eventuali innovazioni scientifiche relative alla trasmissione e agli esiti del virus sono considerati cruciali per adottare tempestivamente misure preventive.
La Regione Lombardia ha implementato un sistema di sorveglianza, giudicato uno dei più efficienti a livello nazionale. Le procedure attuate comprendono la verifica costante dei casi e dei contatti, ponendo particolare attenzione a eventuali segnali di diffusione del virus.
Potenziamento delle misure di controllo
Misure previste dalla Regione Lombardia
A seguito dell’intensificazione delle attività di sorveglianza, la Regione Lombardia prevede ulteriori interventi per migliorare la gestione del virus Mpox. Questi includono un potenziamento dell’apertura dei centri specializzati nelle infezioni sessualmente trasmissibili e un incremento del numero di laboratori autorizzati a effettuare analisi. L’obiettivo di tali misure è garantire un servizio tempestivo e efficace nella rilevazione di nuovi casi e nel trattamento dei pazienti.
Uno degli aspetti chiave delle misure di controllo prevede anche campagne di sensibilizzazione rivolte alle popolazioni più a rischio. Attraverso collaborazioni con il Terzo Settore, la Regione intende incrementare la consapevolezza sui rischi legati al virus Mpox e sui comportamenti da adottare per minimizzare la possibilità di infezione. Queste iniziative sono progettate per raggiungere in modo efficace le comunità più vulnerabili, assicurando che ricevano le informazioni necessarie per proteggere la propria salute.
La strategia della Regione Lombardia si conferma così un modello da seguire, dimostrando un impegno serio e continuo nel controllo delle malattie infettive e nella salvaguardia della salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 da Elisabetta Cina