La situazione dei voli di continuità territoriale all’aeroporto Sanzio di Ancona-Falconara Marittima sta mettendo in luce un problema di spreco di risorse pubbliche. Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, ha evidenziato le gravi incertezze che circondano i dati di riempimento di questi voli, sottolineando come i contribuenti delle Marche, molti dei quali non utilizzano affatto l’aereo, stiano sostenendo un costo elevatissimo, pari a 11,7 milioni di euro per il triennio 2024-2026.
Un quadro scoraggiante per i voli assistiti
Analisi delle percentuali di riempimento
L’assessore regionale Goffredo Brandoni è stato chiamato a riferire sui risultati dei voli di continuità territoriale, il cui obiettivo dichiarato è quello di garantire collegamenti efficienti per le regioni meno servite. Tuttavia, i numeri presentati da Ruggeri sono allarmanti. Le percentuali medie di riempimento dei voli tra gennaio e luglio 2024 si attestano ad un deludente 15% per la tratta Ancona – Milano, 11% per la tratta Ancona – Roma e 17% per Ancona – Napoli. Questi dati sollevano interrogativi sulla sostenibilità di un servizio da ben €11,7 milioni.
La problematica voli senza passeggeri
Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda i voli che partono completamente vuoti. Ruggeri ha riportato che, nello stesso periodo preso in considerazione, sono stati effettuati ben 50 voli senza alcun passeggero a bordo. Questo non solo rappresenta un fallimento per il servizio, ma solleva anche interrogativi sull’impatto ambientale di tali operazioni, poiché gli aerei emettono gas climalteranti senza giustificazione alcuna. La situazione genera indignazione, mettendo in luce la necessità di una revisione dell’efficacia di questi progetti.
Criticità nelle tratte verso Milano, Roma e Napoli
Difficoltà per i viaggiatori
La difficoltà nel rendere il servizio aereo appetibile è aggravata dalla presenza di alternative di trasporto che si sono rivelate più efficienti. Nel caso della tratta Ancona – Milano, ad esempio, il collegamento ferroviario si dimostra una valida opzione, essendo conveniente sia in termini di costo che di tempistiche. Per giunta, la necessità di arrivare in aeroporto con largo anticipo per il check-in complica ulteriormente l’esperienza di viaggio, facendo perdere competitività al servizio rispetto all’opzione ferroviaria.
Fallimento nel servizio per Roma e Napoli
Le ragioni per cui il servizio non riesce ad attrarre passeggeri diventano più evidenti anche per le tratte verso Roma e Napoli. Queste città, malgrado non godano di un’alternativa ferroviaria impeccabile, non offrono orari favorevoli per i viaggiatori d’affari, i quali necessitano di flessibilità, possibilità di partire al mattino e tornare in serata. La mancanza di tali offerte fa sì che molti potenziali utenti ricorrano ad altre modalità di trasporto, contribuendo così al fallimento del servizio aereo.
La scomoda realtà delle scelte politiche
Responsabilità dell’amministrazione regionale
Marta Ruggeri non perde occasione per sottolineare come queste problematiche siano il risultato di scelte politiche e gestionali poco lungimiranti. Il riconoscimento delle Marche per i voli di continuità territoriale, frutto dell’impegno di rappresentanti del Movimento 5 Stelle come Giorgio Fede e Maurizio Coltorti, potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per la regione, ma rischia di rimanere inattuata a causa di una gestione inefficiente.
Necessità di un cambio di rotta
In un contesto in cui risorse pubbliche quasi non utilizzate si disperdono, emerge con chiarezza l’appello a una riflessione approfondita. La gestione delle tratte aeree deve essere oggetto di revisione da parte delle autorità competenti, per garantire che le scelte politiche siano allineate alle reali esigenze dei cittadini, evitando il rischio di continuare a finanziare un servizio inefficace e poco sostenibile.