Voto cruciale per il Cda Rai: le opposizioni si scontrano fra astensionismo e partecipazione

Voto cruciale per il Cda Rai: le opposizioni si scontrano fra astensionismo e partecipazione

Oggi si vota per il nuovo Cda della RAI, con il Pd che si astiene mentre M5S e Alleanza Verdi e Sinistra partecipano attivamente, evidenziando le tensioni politiche tra le forze in campo.
Voto Cruciale Per Il Cda Rai Voto Cruciale Per Il Cda Rai
Voto cruciale per il Cda Rai: le opposizioni si scontrano fra astensionismo e partecipazione - Gaeta.it

Oggi, 26 settembre, si svolgerà una delle votazioni più attese per l’elezione dei consiglieri del Consiglio di amministrazione della RAI, e la contrapposizione tra le forze politiche è palpabile. Mentre il Partito Democratico di Elly Schlein ha deciso di rimanere astenuto, altre forze come il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra sostengono la necessità di partecipare, mettendo in luce posizioni divergenti che caratterizzano il panorama politico attuale.

La scelta dell’assenza da parte del Pd

Nel corso di una riunione dei gruppi parlamentari riunitisi presso la sede di viale Mazzini, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiarito la posizione del suo partito: il Pd non parteciperà al voto per l’elezione dei nuovi membri del Cda Rai. Questo approccio è stato descritto da Schlein come un atto di coerenza rispetto alle posizioni precedentemente assunte. “Siamo coerenti con le cose che diciamo e non siamo disponibili a farci tirare per la giacca,” ha affermato Schlein, sottolineando che la mancanza di ragioni per rinnovare il Cda attuale è motivata dalla loro già consolidata presenza.

Schlein ha espresso la convinzione che il partito continuerà a combattere la sua battaglia sia in seno alla Commissione di vigilanza sia al di fuori di essa. Secondo la leader dem, è la maggioranza a dover giustificare un eventuale cambio di rotta, in un momento in cui il confronto tra il partito e il governo appare più acceso che mai. Il Partito Democratico intende mantenere fermo il suo punto di vista, dimostrando una chiara linea di difesa della propria posizione politica.

M5S e Alleanza Verdi e Sinistra: una visione proattiva

Contrariamente alla scelta di astensione del Pd, il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno deciso di partecipare attivamente al voto. I parlamentari dei 5 Stelle hanno apertamente criticato l’idea di astensione, definendola “contraria all’interesse pubblico.” Secondo loro, mantenere il Cda nelle mani esclusivamente dei membri designati dalla maggioranza non rappresenterebbe un corretto equilibrio nella gestione del servizio pubblico.

L’adesione di Avs alla votazione è stata motivata dalla necessità di garantire una rappresentanza equa all’interno del Cda Rai. “Con l’incardinamento dei disegni di legge sulla riforma del servizio pubblico, abbiamo finalmente raggiunto il nostro obiettivo,” hanno dichiarato i rappresentanti di Avs, confermando la loro presenza in aula. La strategia legislativa dei 5 Stelle include anche la proposta di confermare l’attuale consigliere Alessandro Di Majo, mentre Avs potrebbe proporre Roberto Natale come nuovo membro. Questa alleanza dimostra un approccio collaborativo tra le forze di opposizione, mirato a condizionare attivamente la governance della RAI.

Il richiamo di Forza Italia alla presenza in aula

Forza Italia, dal canto suo, ha emanato un appello ai suoi membri affinché partecipino attivamente alla votazione odierna per l’elezione dei nuovi consiglieri di amministrazione della Rai. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, ha comunicato l’importanza della presenza in aula, sottolineando l’impegno del segretario nazionale Antonio Tajani e degli altri leader del centrodestra nel conferire alla Rai una nuova governance.

Barelli ha ribadito che è fondamentale per Forza Italia garantire la presenza dei suoi deputati durante la votazione, quale segnale di compattezza del partito. La scelta di Simona Agnes per la presidenza della Rai come un candidato “giusto per il ruolo” è stata nuovamente enfatizzata. Nonostante il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, non abbia voluto rivelare i nomi dei candidati ufficiali, ha confermato che la coalizione si presenta unita e determinata a creare una governance pluralista.

Le manovre del centrodestra e le incertezze sui candidati

Il centrodestra, pur ribadendo la sua compattezza, non ha ufficializzato i nomi dei candidati per le varie cariche del nuovo Cda. Le trattative interne continuano e ci si aspetta che i dettagli vengano forniti poco prima delle votazioni. Forza Italia propende per Simona Agnes, ma la situazione è in continua evoluzione e i rivali all’interno della coalizione potrebbero rivedere le proprie scelte all’ultimo minuto.

In particolare, Fratelli d’Italia è in corsa per esprimere una delle tre quote rosa nel board, con Valeria Falcone e Federica Frangi come possibili nomi. La Lega, da parte sua, è propensa a sostenere l’ex direttore di Rai2, Antonio Marano. In questo contesto, si delinea un clima di incertezza all’interno della maggioranza, dove la necessità di ottenere i due terzi dei voti della Commissione di vigilanza si presenta come un fattore cruciale per la realizzazione delle ambizioni politiche di ciascun partito.

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