La questione della gestione delle piscine abruzzesi torna prepotentemente al centro del dibattito politico regionale. Con il voto sulla legge di assestamento di bilancio previsto per domani, ci si avvia verso una proroga di sei mesi per la gestione dell’impianto natatorio affidato a Fira, la finanziaria regionale. Questa decisione comporta un ulteriore stanziamento di 800 mila euro, ma solleva interrogativi sulla reale apertura al pubblico delle strutture e sulla possibilità di trovare un nuovo gestore.
Gestione attuale delle piscine e spese affrontate
I costi sostenuti dagli abruzzesi
Negli scorsi mesi, il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli , ha fatto notare come i costi per la gestione delle piscine siano già arrivati a 800 mila euro per i primi sei mesi. Il rinnovo della gestione, che si estenderà fino al 15 febbraio 2025, comporterà un raddoppiamento di tali costi. Tuttavia, tali spese si sono tradotte in una apertura limitata delle piscine, fruibili solo dagli iscritti delle associazioni sportive. Blasioli ha sottolineato che l’impianto non è accessibile al pubblico generico in buona parte delle ore, sollevando pertanto preoccupazioni sull’effettivo utilizzo delle strutture da parte dei cittadini.
La limitazione dell’affidamento a Fira
Il ruolo di Fira nella gestione degli impianti natatori non è in discussione. Tuttavia, il suo statuto le impedisce di svolgere attività commerciali, il che accentua la delusione per una struttura ritenuta di fondamentale importanza per la comunità . Le limitazioni imposte da tale regime di gestione non permettono di vedere la piscina come un luogo aperto e accessibile per tutti, generando così frustrazione tra i cittadini abruzzesi.
Interrogativi e prospettive future
Cosa succederà dopo febbraio?
Con la prossima scadenza a febbraio 2025, emergono domande importanti. Il vicepresidente Blasioli si domanda se ulteriori fondi pubblici saranno investiti per una nuova proroga della gestione, o se si tenterà finalmente di individuare un nuovo gestore. Sono state avviate interlocuzioni con soggetti interessati? Queste sono le questioni che Blasioli ha portato all’attenzione della Giunta Regionale, attraverso un’interpellanza ufficiale. La mancanza di trasparenza su queste dinamiche genera incertezze e chiede risposte chiare da parte delle autorità cariche di prendere decisioni.
Un’opportunità persa per l’efficienza energetica
In un contesto di spese complessive che superano il milione e mezzo per un anno di gestione, si pone anche la questione dell’eventualità di investire in interventi per l’efficienza energetica. L’ottimizzazione delle risorse economiche avrebbe potuto rappresentare un passo importante verso una gestione pluriennale delle piscine. Se la Regione avesse considerato di destinare un investimento più cospicuo, come ad esempio i 3 milioni proposti per l’efficientamento energetico, si potrebbe ipotizzare un futuro in cui le Naiadi siano a disposizione di tutti i cittadini, accogliendo un pubblico più ampio e diversificato.
Queste riflessioni servono a evidenziare l’importanza di un approccio strategico nella gestione delle strutture pubbliche e la necessità di avviare un dialogo approfondito tra le autorità locali e la comunità per garantire un servizio accessibile e di qualità .