Voyager 1 ripristina le comunicazioni dopo un'interruzione: la sonda più lontana da noi torna a parlare

Voyager 1 ripristina le comunicazioni dopo un’interruzione: la sonda più lontana da noi torna a parlare

La NASA ha ripristinato con successo le comunicazioni con la Voyager 1, sonda spaziale più lontana dalla Terra, dopo un blackout avvenuto a ottobre, continuando a raccogliere dati preziosi.
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Voyager 1 ripristina le comunicazioni dopo un'interruzione: la sonda più lontana da noi torna a parlare - Gaeta.it

In una straordinaria ripresa delle comunicazioni, la NASA ha annunciato che la Voyager 1, la sonda spaziale più lontana dalla Terra, ha ripristinato con successo il suo servizio di trasmissione dopo un imprevisto avvenuto a ottobre. La Voyager 1, attualmente a quasi 25 miliardi di chilometri dal nostro pianeta, continua a operare nonostante i limiti imposti dal suo invecchiamento e dal decadimento delle sue batterie al plutonio.

Ritorno alla comunicazione della Voyager 1

Dopo l’improvviso blackout del sistema di comunicazione, gli ingegneri della NASA hanno lavorato assiduamente per diagnosticare e risolvere il problema. I segnali si erano interrotti a causa di un malfunzionamento nel sistema di alimentazione della sonda, il quale, in risposta a un’istruzione per attivare i riscaldatori, ha attivato un protocollo di sicurezza progettato per preservare l’energia. Questo protocollo ha disattivato sistemi ritenuti non essenziali, incluso il trasmettitore principale in banda X, rendendo così impossibile la trasmissione di dati all’agenzia spaziale.

Il problema è nato quando il riscaldatore ha richiesto più energia del previsto. Anche se i non essenziali erano già stati spenti per gestire la rimanente potenza, la sonda ha continuato a limitare le sue operazioni, isolando ulteriormente i suoi strumenti. Solo via banda S potrebbero essere state effettuate comunicazioni, ma la grande distanza rendeva questo canale inaccessibile al Deep Space Network, incapace di ricevere i segnali trasmessi.

La riattivazione della comunicazione è avvenuta all’inizio di novembre e, dopo aver affrontato vari test e problematiche, la NASA ha confermato che la Voyager 1 ha ricominciato a utilizzare il trasmettitore in banda X dal 18 novembre, restituendo dati cruciali dai suoi strumenti operativi.

La storia della Voyager 1 e i suoi strumenti attuali

Lanciata nel 1977, la Voyager 1 ha trascorso oltre quattro decenni esplorando il sistema solare e oltre, raggiungendo il confine della nostra galassia. Questa missione ha permesso di raccogliere dati su pianeti come Giove e Saturno, fornendo immagini e informazioni che hanno rivoluzionato la nostra comprensione del sistema solare.

Attualmente, dei sette strumenti originariamente a bordo, solo quattro rimangono funzionanti: il Low-Energy Charged Particle Experiment, il Cosmic-Ray Telescope, il Triaxial Fluxgate Magnetometer e il Plasma Waves Experiment. Sorprendentemente, questi strumenti operano a temperature più basse di quelle per cui erano stati progettati, dimostrando una resilienza eccezionale di fronte alle sfide ambientali. La continua operatività della Voyager 1, nonostante la diminuzione dell’energia e le condizioni sfavorevoli, testimonia le capacità di progettazione e ingegneria della NASA.

Difficoltà passate e fragilità della sonda

Il recente problema di comunicazione non è un caso isolato nella storia della Voyager 1. Negli anni passati, la sonda ha affrontato diverse difficoltà tecniche, compresa la distorsione dei segnali nel 2022 e nel 2023. Ogni volta, gli ingegneri hanno dovuto affrontare la sfida di risolvere questi problemi, spesso con operazioni che richiamano una vasta esperienza e capacità di problem-solving.

La Voyager 2, la sorella della Voyager 1, ha anch’essa sperimentato interruzioni nei suoi segnali, indicativo della vulnerabilità di entrambe le sonde. La fragilità dei sistemi a bordo, combinata con le enormi distanze coinvolte nel tentativo di comunicare con esse, mette in luce le difficoltà dell’ingegneria spaziale. Nonostante ciò, la continuazione della missione Voyager è uno dei traguardi più significativi nella storia dell’esplorazione spaziale, offrendo una ricchezza di informazioni che continua a influenzare le generazioni future di scienziati e appassionati.

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