Weekend drammatico in montagna: sei vittime in 48 ore tra escursionisti e ciclisti

Weekend drammatico in montagna: sei vittime in 48 ore tra escursionisti e ciclisti

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Weekend drammatico in montagna: sei vittime in 48 ore tra escursionisti e ciclisti - Gaeta.it

Un tragico bollettino di incidenti ha colpito le montagne italiane durante il weekend successivo al Ferragosto. Sei persone hanno perso la vita in soli due giorni, mentre un giovane escursionista è attualmente disperso da una settimana. Questo triste bilancio si estende da luoghi iconici come il Cervino fino alle Alpi Apuane, e mette in evidenza il lato pericoloso della montagna, che in estate può rivelarsi insidioso per molti amanti della natura.

Il bilancio delle vittime: una settimana tragica

Incidenti sulle vette italiane

Cinque delle sei vittime sono escursionisti che hanno tragicamente perso la vita a causa di scivolamenti improvvisi lungo le ripide pareti montuose. Un ulteriore decesso ha coinvolto un ciclista anziano colto da un malore. Il periodo estivo, con un afflusso di visitatori aumentato dopo la pandemia, ha rivelato quanto la montagna possa risultare insidiosa. Gli esperti avvertono che l’imprudenza e la sottovalutazione dei rischi possono contribuire in modo significativo a tali incidenti.

Le dinamiche degli incidenti, in questo caso, esemplificano chiaramente come anche i percorsi apparentemente benigni possano nascondere insidie letali. Gli escursionisti, per lo più inesperti o mal preparati, potrebbero avventurarsi in zone pericolose senza considerare il proprio livello di abilità e preparazione.

Tragedie sul Cervino e sulle Alpi dello Stubai

Sul versante svizzero del Cervino, la situazione è particolarmente drammatica. Venerdì scorso, tre alpinisti hanno perso la vita in diverse circostanze. I primi due, purtroppo, sono precipitati per oltre mille metri, mentre un terzo ha avuto bisogno di rescissione dopo una caduta di circa 800 metri. Tragedie simili si sono verificate anche in altre zone. Ad esempio, un giovane di 25 anni, originario dell’Alto Adige, è morto nel corso di un’escursione sulle Alpi dello Stubai, a un’altitudine di oltre 3000 metri.

La ricerca di un giovane disperso

Lewin Weituschat sul Gran Sasso

Nel frattempo, la ricerca di Lewin Weituschat, un giovane studente tedesco di 25 anni, continua senza sosta. Scomparso da sabato scorso, il ragazzo era partito per un’escursione solitaria sul Gran Sasso, precisamente tra il Monte Camicia e il Monte Corvo, nel teramano. Le autorità e i soccorritori temono che abbia potuto smarrirsi nel tentativo di raggiungere la cima del Corno Grande, un obiettivo ambizioso non privo di difficoltà.

Altre tragedie in Abruzzo

Anche in Abruzzo, è avvenuta un’altra tragedia. Un anziano di 87 anni ha perso la vita a causa di un malore mentre si trovava su un sentiero vicino a Palena, nel Chietino, in sella a una e-bike. La serie di incidenti recenti confermata dai soccorritori evidenzia quanto sia fondamentale adottare tutte le misure necessarie per garantire la propria sicurezza in montagna, indipendentemente dall’età e dal mezzo utilizzato.

Sicurezza in montagna: il parere degli esperti

L’importanza della prudenza

Pino Giostra, membro della direzione nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, enfatizza l’importanza di adottare comportamenti prudenti durante le escursioni. Giostra sottolinea che, sebbene il rischio zero non possa mai esistere, è possibile ridurlo drasticamente adottando le giuste cautela e preparazione. Tra i suggerimenti ci sono la scelta di itinerari adeguati alle proprie competenze, l’importanza di essere accompagnati da guide esperte e di monitorare le previsioni meteorologiche.

Pianificazione e tecnologia

Alberto Pirovano, consigliere centrale del CAI e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale degli Incidenti in Montagna, avverte anche sui rischi associati a percorsi a bassa quota, troppo spesso sottovalutati. Molti interventi di soccorso avvengono a causa di sfinimento, causato da una preparazione fisica inadeguata. Pirovano esprime preoccupazione anche per l’influenza dei social media, dove vengono pubblicati video di escursioni estreme, privi di indicazioni di sicurezza. Infine, ribadisce l’importanza di pianificare attentamente i percorsi e di non fare affidamento esclusivo sui telefoni cellulari, i quali possono risultare inefficienti in alta montagna.

Ultimo aggiornamento il 18 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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