Si è conclusa il 7 novembre la quinta edizione di Welfair 2024, la Fiera del fare Sanità, tenutasi presso Fiera Roma. In tre giorni di esposizione, oltre 10.000 metri quadri hanno visto la partecipazione di più di 500 esperti e rappresentanti del settore sanitario nazionale e internazionale, che hanno interagito in circa 70 tavoli di lavoro. L’appuntamento ha raccolto anche la presenza di oltre 50 società scientifiche, associazioni e federazioni di categoria, nonché di direttori delle aziende sanitarie e membri dei ministeri e agenzie nazionali, rendendo l’evento un punto di riferimento per le nuove sfide e innovazioni nel campo della salute.
Le novità di Phoenix 5.0 nella gestione del rischio sanitario
Uno dei temi salienti della giornata finale è stato il lancio di Phoenix 5.0, un’innovazione progettata per migliorare la gestione del rischio nella sanità. Andrea Minarini, presidente della Società italiana gestori del rischio in Sanità , ha illustrato questo progetto come il risultato di ben 25 anni di ricerca e sperimentazione, eseguiti in 168 ospedali e 3 Residenze sanitarie assistenziali. Phoenix 5.0 rappresenta un approccio integrato alla gestione dei rischi clinici e organizzativi, unendo le due aree spesso viste come separate. Questo modello consente di analizzare approfonditamente i processi di cura e gli eventi avversi, promuovendo un miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi sanitari.
Stefano Mezzopera, vicepresidente di Sigeris, ha evidenziato come questo sistema non si limiti agli ospedali, ma si estenda anche alle Residenze sanitarie assistenziali e alla sanità militare. La recente collaborazione con l’Istituto superiore di sanità segna un passo importante verso l’implementazione di buone pratiche nel settore. Accanto a ciò, la partnership con EY, un network globale di consulenza direzionale, ha portato alla luce le complesse responsabilità nella gestione del rischio sanitario. Stefano Michelini di EY ha messo in evidenza come i rischi siano aumentati e diversificati, spaziando dalla gestione clinica a questioni strutturali e reputazionali. L’obiettivo è quello di unire le competenze delle aziende sanitarie e delle istituzioni per fortificare la struttura del sistema sanitario italiano, rendendolo più resiliente e capace di affrontare le sfide future.
La nuova legislazione e il ruolo delle assicurazioni nella sanità
Un aspetto chiave affrontato a Welfair 2024 è stata la recente legislazione che impone alle aziende sanitarie di integrare competenze assicurative nel loro operato. Secondo Anna Guerrieri, direttrice Risk Manager del Gruppo Relyens, la legge 24/2017 richiede alle strutture sanitarie di adottare competenze e strumenti specialistici dal settore assicurativo. Questa sinergia crea un unico panorama in cui assicuratori e assicurati collaborano attivamente per misurare e mitigare il rischio.
Roberto Esitini, Head of Healthcare Industry di Mag, ha sottolineato l’importanza di applicare un’analisi qualitativa del rischio, fondamentale per la quantificazione finanziaria dei danni. Questo nuovo approccio rappresenta il cambiamento del ruolo del Financial risk advisory nel settore sanitario, collegando la gestione dei rischi clinici con una valutazione economica precisa.
Vincenzo Murolo, director Specialty Health & Care Howden Group, ha messo in evidenza come il decreto attuativo della legge Gelli imponga obbligatoriamente la stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile, incentivando un’analisi approfondita dei sinistri passati. Si prevede che le assicurazioni non siano più semplici fornitori di servizi, ma partner attivi nella gestione delle operazioni e dei rischi finanziari.
L’importanza della salute integra: uomo e animale insieme
Un tema interessante emerso durante l’evento è la sinergia tra salute umana e animale. Sara Faravelli, direttrice della comunicazione per Purina Southern Europe, ha parlato della pet therapy e del suo impatto positivo sui bambini in ospedale. L’interazione con animali da compagnia aiuta i piccoli pazienti a gestire l’ansia e rende l’esperienza ospedaliera meno gravosa.
Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha esposto il principio della One Health, che fissa l’interconnessione tra le diverse forme di salute all’interno delle politiche pubbliche. Questo concetto è fondamentale per promuovere uno sviluppo sostenibile che contempli la salute umana e animale come un’unica entità. Secondo Eichberg, la salute dovrebbe essere interpretata in un contesto sociale più ampio, non limitato al mero indicatore economico del PIL.
Intelligenza artificiale: un futuro rivoluzionario per la salute
L’intervento di esperti durante il tavolo ‘AI per la Salute‘ ha messo in evidenza come l’intelligenza artificiale stia cambiando le dinamiche del settore sanitario. Le applicazioni dell’AI spaziano dalla scoperta di farmaci alla diagnostica approfondita, portando le terapie a livelli di efficienza mai visti prima grazie ai modelli predittivi. I ricercatori, infatti, utilizzano l’intelligenza artificiale per analizzare enormi volumi di dati clinici, accelerando la scoperta di nuovi farmaci e migliorando le diagnosi attraverso l’esame di immagini mediche.
Gianluca Testa, primario presso il Cardarelli di Campobasso, ha sottolineato la necessità di un addestramento chiaro degli algoritmi AI, per garantirne un uso efficiente e orientato agli obiettivi sanitari. Esaminare i segnali generati dai dispositivi indossabili, come smartwatches, è cruciale sia per diagnosticare malattie sia per caratterizzare i comportamenti della popolazione rispetto alla salute, rendendo la tecnologia un valido alleato per i medici.
Nuove sfide per i pediatri e la formazione medica
Un altro argomento di discussione riguarda la preparazione dei pediatri del futuro. Gianluigi Marseglia, direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria di Pavia, ha insistito sull’importanza di formare i futuri medici non solo nelle competenze cliniche, ma anche in empatia e capacità relazionali. La modernità richiede pediatri pronti ad affrontare giovani pazienti con un approccio integrato che contempli diversi aspetti del benessere.
Allo stesso modo, Marinella D’Innocenzo, presidente dell’associazione L’Altra Sanità, ha esaminato la formazione come strumento essenziale per il cambiamento nel settore sanitario. La digitalizzazione e il passaggio a modelli organizzativi più innovativi richiedono operatori ben preparati e in grado di utilizzare al meglio le nuove tecnologie per migliorare l’efficacia dei servizi.
Il lipedema e la necessità di una ricerca integrata
Un tema poco trattato eppure rilevante è il lipedema, una patologia prevalente tra le donne, che causa dolore e accumulo di grasso fibrotico. Sandro Michelini, angiologo e presidente dell’Associazione internazionale Lwa – Lipedema World Alliance, ha denunciato come questa condizione sia spesso trascurata e sottodiagnosticata nel panorama sanitario attuale, con una grave carenza di ricerca rispetto ad altre patologie.
Durante il tavolo tecnico ‘Verso gli hallmark del lipedema‘, esperti hanno discusso l’importanza di sviluppare un approccio integrato e basato su evidenze per la prevenzione e il trattamento di questa malattia. Identificare le caratteristiche specifiche del lipedema è cruciale per migliorare la diagnosi e il supporto ai pazienti.
Riscoprire il benessere attraverso la biofisica
Infine, il tavolo dedicato alla biofisica ha esplorato il legame tra salute e fattori come luce, gas e acqua. Coordinato da Eugenio Luigi Iorio, il dibattito ha rivelato l’importanza dei gas biologici e della luce nel mantenimento del benessere umano. Inoltre, i nutraceutici e i fotoceutici rappresentano un approccio promettente per la salute, con studi sui recettori della luce che evidenziano ulteriori possibilità terapeutiche.
La Fiera Welfair 2024 ha quindi offerto non solo uno spazio di incontro per i professionisti del settore, ma ha lanciato spunti di riflessione su un futuro della sanità italiana più integrato, sicuro e attento al benessere totale delle persone e della società.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco