Wwf Abruzzo critica il piano di gestione del cinghiale: rischio per la Riserva Punta Aderci

Wwf Abruzzo critica il piano di gestione del cinghiale: rischio per la Riserva Punta Aderci

Il Wwf Abruzzo esprime preoccupazioni per il Piano di gestione del cinghiale, criticando l’uso di armi da fuoco e chiedendo metodi alternativi più sicuri e sostenibili nelle Riserve naturali.
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Wwf Abruzzo critica il piano di gestione del cinghiale: rischio per la Riserva Punta Aderci - Gaeta.it

Il Wwf Abruzzo esprime forti preoccupazioni per il Piano di gestione del cinghiale nelle Riserve naturali, in particolare riguardo alla possibilità di effettuare controlli faunistici tramite l’uso di armi da fuoco. Secondo l’organizzazione, questa pratica non solo rappresenterebbe un rischio per i visitatori della Riserva Naturale Regionale “Punta Aderci”, ma sarebbe anche una misura inadeguata per affrontare i problemi legati alla presenza di cinghiali nell’area.

Preoccupazioni per la sicurezza dei visitatori nella riserva

Il Wwf sottolinea che il tiro delle carabine più comunemente utilizzate per la caccia al cinghiale può raggiungere distanze considerevoli, con un tiro utile stimato fino a 900 metri e una gittata che può toccare i 4 chilometri. Questo significa che da ogni punto all’interno della Riserva esiste la possibilità che un proiettile possa colpire un visitatore disarmato. “Le persone scelgono di passare del tempo nella Riserva per entrare in contatto con la natura, non per rischiare la loro incolumità”, afferma il Wwf, evidenziando l’inadeguatezza di un approccio del genere.

Judita la crescente preoccupazione pubblica, con numerosi visitatori che scelgono di immergersi nella bellezza naturale della Riserva, qualsiasi attività di caccia potrebbe minare gravemente la percezione di sicurezza e il godimento dell’ambiente. Il Wwf quindi chiede un ripensamento radicale delle strategie di gestione faunistica, in favore di metodi meno invasivi e più rispettosi dell’ambiente.

Contestazioni al piano di gestione

Negli ultimi anni, le contestazioni del Wwf riguardano in particolare il Piano di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale nelle Riserve naturali regionali di Marina di Vasto e Punta Aderci. Durante il mese di luglio del 2023, l’associazione ha presentato osservazioni critiche sul piano agli uffici della Regione Abruzzo e al Comune, chiedendo ulteriori incontri con tecnici e amministratori. Nonostante le proposte e le evidenze scientifiche presentate, il Piano è stato approvato senza apportare modifiche sostanziali.

Filomena Ricci, delegata del Wwf Abruzzo, ha ribadito la contrarietà a tali interventi, ritenuti inefficaci per risolvere i problemi derivanti dalla presenza di cinghiali e dannosi per l’ambiente protetto. Il Wwf ha proposto alternative come l’installazione di recinti elettrificati, dissuasori visivi e sonori, e interventi per la bonifica dei rifiuti, tutte misure che possono contribuire a ridurre i danni all’agricoltura locale e migliorare la convivenza con la fauna selvatica.

Monitoraggio e dati insufficienti

Il Wwf critica anche le modalità di monitoraggio implementate nel Piano di gestione, che hanno previsto soltanto tre giornate di osservazione durante la primavera. Questo approccio limitato produce dati insufficienti, che non forniscono una visione chiara delle dinamiche delle popolazioni di cinghiali e compromettono la capacità di pianificare interventi efficaci. L’assenza di un’analisi approfondita e di riferimento alla vasta letteratura scientifica disponibile rappresenta, secondo l’associazione, una grave lacuna nelle scelte gestionali.

Negli anni, l’uso della caccia come metodo per contenere le popolazioni di cinghiali in Abruzzo ha portato a risultati deludenti. Il Wwf avverte che la dipendenza da armi da fuoco in questo campo ha mostrato effetti contrari rispetto agli obiettivi prefissati. La sollecitazione a modificare l’attuale strategia mira a promuovere un approccio più sostenibile e rispettoso della biodiversità locale, garantendo al contempo la sicurezza di tutti coloro che frequentano le Riserve naturali.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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