Wwf denuncia l'uso pericoloso di pesticidi in Trentino Alto Adige e Veneto in vista della Marcia Stop Pesticidi

Wwf denuncia l’uso pericoloso di pesticidi in Trentino Alto Adige e Veneto in vista della Marcia Stop Pesticidi

Il Wwf lancia un allerta sui rischi dei pesticidi in agricoltura, evidenziando la loro diffusione e impatto su salute e ambiente, mentre cresce il settore biologico in Italia.
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Wwf denuncia l'uso pericoloso di pesticidi in Trentino Alto Adige e Veneto in vista della Marcia Stop Pesticidi - Gaeta.it

La questione dell’uso di pesticidi in agricoltura è tornata al centro dell’attenzione grazie a un nuovo affondo del Wwf. Quasi in preparazione per la “Marcia Stop Pesticidi”, che si terrà a Caldaro questo weekend, l’associazione evidenzia i rischi per la salute umana e per l’ambiente derivanti dall’uso di sostanze chimiche nei settori agricoli del Trentino Alto Adige e del Veneto. La situazione richiede un’attenta riflessione sulla sostenibilità delle pratiche agricole e sull’impatto ambientale.

Pesticidi: rischi per la salute e l’ambiente

Il Wwf sostiene che gran parte delle coltivazioni di mele in Trentino e dei vigneti di prosecco in Veneto continua a fare uso di fitofarmaci ritenuti pericolosi. In un comunicato, l’associazione spiega che il fenomeno dell'”effetto deriva” consente a queste sostanze chimiche di disperdersi dalle aree coltivate alle zone circostanti. Ricerche condotte nel campo hanno rivelato la presenza di pesticidi nei terreni, nelle acque superficiali e sotterranee, oltre che nell’aria che respiriamo. Questo avviene, secondo il Wwf, senza alcuna protezione adeguata per la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Questi dati allarmanti pongono interrogativi su quali misure di sicurezza siano in vigore e se siano sufficienti a proteggere le comunità locali da rischi evidenti. La preoccupazione del Wwf si estende oltre i confini delle regioni interessate, sottolineando una problematicità che interessa l’intero territorio italiano, posizionando il paese al quarto posto in Europa per il consumo di pesticidi chimici. È un tema che richiede attenzione e azioni concrete da parte delle autorità competenti.

La visione di agricoltura e alimentazione della Commissione Europea

A complicare ulteriormente la situazione, il Wwf fa riferimento alla “Visione dell’agricoltura e alimentazione” presentata dalla Commissione Europea. Il documento, lanciato lo scorso 19 febbraio, ha portato all’archiviazione del Regolamento europeo per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Questa decisione sembra vanificare l’obiettivo di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030, un traguardo che secondo l’associazione rappresentava una speranza per una vera transizione verso metodi di produzione più sicuri e sostenibili.

Con la recente affermazione della Commissione, il futuro dell’agricoltura italiana appare più incerto che mai. La capacità di implementare pratiche sostenibili ora appare compromessa, mentre il rischio di continuare a fare affidamento su sostanze chimiche dannose potrebbe aumentare ulteriormente. Questo sviluppo suscita preoccupazione tra i consumatori e i produttori biologici, i quali si impegnano a promuovere metodi agricoli alternativi.

Crescita del biologico in Italia

Nonostante le sfide, il settore del biologico in Italia continua a mostrare segni di crescita. Alla fine del 2023, il totale delle superfici dedicate all’agricoltura biologica ha raggiunto quasi 2,5 milioni di ettari, rappresentando il 19,8% della superficie agricola totale. Questa crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente rappresenta una notizia positiva per sostenitori di metodi di coltivazione che non utilizzano sostanze chimiche dannose.

L’espansione del biologico è un segnale che i consumatori sono sempre più inclini a scegliere alimenti prodotti in modo sostenibile, evidenziando un cambiamento nelle preferenze alimentari. Tuttavia, la grande crescita del biologico non basta a sovvertire il panorama agricolo attuale in cui prevalgono ancora pratiche tradizionali che fanno uso di pesticidi chimici.

Studio sul diffondersi dei pesticidi

A confermare le preoccupazioni del Wwf è un recente studio condotto nelle 78 località della Germania, che evidenzia come i pesticidi si diffondano ben oltre i confini dei campi agricoli. I risultati preoccupanti di questa ricerca trovano una corrispondenza con studi precedenti a scala più piccola effettuati in Alto Adige, dove è stato documentato lo stesso fenomeno.

Questi studi suggeriscono che l’impatto dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente è più ampio di quanto si fosse ritenuto in precedenza. La questione pone l’accento sulla necessità di ulteriori ricerche e misure di sicurezza adeguate per tutelare le popolazioni e garantire un ambiente salubre.

L’avvio della “Marcia Stop Pesticidi” rappresenta quindi un momento cruciale per sensibilizzare e promuovere un cambiamento reale. La lotta contro l’uso insensato di sostanze chimiche è solo all’inizio, ma è chiaro che le problematiche legate all’agricoltura moderni necessitano di un’attenzione immediata e incisiva.

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