Grande partecipazione al Congresso eucaristico internazionale a Quito: l’arcivescovo Porras richiama alla fratellanza

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Grande partecipazione al Congresso eucaristico internazionale a Quito: l’arcivescovo Porras richiama alla fratellanza - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

La celebrazione conclusiva del 53° Congresso eucaristico internazionale, tenutasi a Quito, in Ecuador, ha visto la presenza di circa 25.000 fedeli da tutto il mondo. Sotto la presidenza del cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, l'arcivescovo emerito di Caracas, la messa ha toccato temi centrali come la fraternità, la dignità umana e l'impegno sociale. L'evento è stato caratterizzato da un vivace incontro di culture, durante il quale è stata annunciata la prossima edizione del congresso, prevista per il 2028 a Sydney.

Celebrazione vibrante al Parque Bicentenario

Il Parque Bicentenario di Quito ha fatto da cornice alla celebrazione, decorato con le bandiere di diverse nazioni e popolato da fedeli festanti sotto il sole cocente. Il cardinale Porras, insieme a una significativa delegazione, ha guidato la Statio Orbis, esprimendo il suo messaggio di unità e fratellanza. Questo evento ha coinciso con il 150° anniversario della consacrazione dell’Ecuador al Sacro Cuore di Gesù e ha rappresentato un momento di riflessione profonda per tutti i partecipanti.

Durante la sua omelia, Porras ha sottolineato che la fraternità è un imperativo evangelico, un legame che unisce gli esseri umani e richiama all'importanza della dignità e dei diritti di ciascuno. Il messaggio è stato chiaro: la fede deve tradursi in azioni concrete, specialmente in un contesto in cui le disuguaglianze e le ingiustizie sono sempre più evidenti.

La chiamata alla solidarietà e all'azione

Nel corso del Congresso, il cardinale ha enfatizzato il valore dell’Eucaristia, descrivendola non come una mera commemorazione, ma come una vera e propria fonte di energia spirituale che spinge i cristiani all’azione. Ha dichiarato che è fondamentale prendersi cura di coloro che soffrono la fame, non solo in termini materiali ma anche rispetto alla dignità umana. Questo richiamo è stato rivolto a tutti, in particolare a coloro che possono fare la differenza nella vita degli altri.

La necessità di un risveglio spirituale si fa sentire in un momento in cui molti si sentono disorientati e privi di speranza. Porras ha esortato i fedeli a non limitarsi al solo ricevere, ma a essere agenti di cambiamento, pronti a servire il prossimo in situazioni di vulnerabilità. "Siamo chiamati a essere mani che nutrono", ha affermato, invitando tutti a riflettere su come possano contribuire ad alleviare le sofferenze degli altri.

L'importanza della dimensione ecologica

Un altro punto importante toccato dal cardinale è stata la dimensione ecologica, considerata un aspetto essenziale della fraternità. Porras ha richiamato l’attenzione sullo sfruttamento della natura, sottolineando come la cura della casa comune figuri tra le principali responsabilità di ogni cristiano. La sua analisi coinvolge anche le sfide ambientali che affrontiamo oggi, che richiedono un approccio integrato e sostenibile.

L’arcivescovo ha collegato questo pensiero con i lavori sinodali recenti sull’Amazzonia, evidenziando l’urgenza di adottare una nuova mentalità verso la creazione e il bisogno di proteggere l'ambiente. È essenziale che i cristiani riconoscano la loro responsabilità nel preservare la Terra, un dono prezioso da custodire per le generazioni future.

Sguardo verso il futuro: appuntamento a Sydney nel 2028

Prima della benedizione finale, è stata annunciata la prossima edizione del Congresso eucaristico internazionale, che si terrà a Sydney nel 2028. Questo evento sarà significativo in quanto rappresenterà un secolo dal primo Congresso ospitato in Australia, avvenuto nel 1928. La delegazione australiana presente a Quito ha accolto la notizia con entusiasmo, segnale di una lunga tradizione di fede e impegno comunitario.

Durante l’evento, è stato mostrato un video che illustra i preparativi che Sydney sta intraprendendo per accogliere questa importante manifestazione, accrescendo l'aspettativa e la partecipazione globale.

Primi frutti e iniziative locali

L’arcivescovo di Quito, monsignor Alfredo José Espinoza Mateus, ha parlato dei primi frutti del Congresso, annunciando l’avvio di mense comunitarie intitolate “Il pane della fraternità”. Questa iniziativa testimonia l’impegno concreto della Chiesa locale nel sostenere i più bisognosi, promuovendo momenti di condivisione e supporto alle persone vulnerabili della comunità.

Durante il Congresso, rafforzata è emersa la volontà di portare avanti progetti che possano continuare a generare impatti positivi sulle vite delle persone, un chiaro riflesso dell’idea che l’unità e la fraternità sono essenziali per affrontare le sfide odierne e costruire un futuro migliore per tutti.

La celebrazione ha infine incluso una processione con il Santissimo Sacramento che ha toccato i cuori dei fedeli, sottolineando l’importanza di una fede viva, impegnata e attenta alle necessità del mondo attuale.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Sara Gatti

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