Nell’ultimo anno, il problema della disponibilità abitativa a Roma è diventato sempre più pressante, colpendo non solo coloro che aspettano da anni una casa popolare, ma anche le famiglie a reddito medio-basso che faticano a trovare appartamenti in affitto. Questo fenomeno è aggravato dall’imminente Giubileo del 2025, che prevede l’arrivo di milioni di turisti nella Capitale, accentuando la competizione per gli alloggi.
Giubileo e aumento della domanda turistica
Il Giubileo del 2025, che si apre nella notte del 24 dicembre, sta attirando l’attenzione di proprietari e operatori immobiliari. Con l’afflusso previsto di turisti, molti proprietari di casa vedono nell’affitto a breve termine un’opportunità di guadagno, preferendo affittare ai turisti piuttosto che alle famiglie residenti. Questa dinamica genera un’ulteriore pressione sul mercato degli affitti, dove i contratti a lungo termine faticano a trovare spazio.
Le famiglie a medio-basso reddito, già vulnerabili nel trovare un alloggio stabile, si trovano ora a dover affrontare la concorrenza dei turisti che cercano sistemazioni temporanee. Non è raro che i proprietari chiedano a inquilini a lungo termine di lasciare la loro abitazione per ristrutturarla e affittarla per brevi periodi. Tale situazione ha portato a un incremento degli sfratti esecutivi, causando gravi ripercussioni sociali ed economiche per migliaia di famiglie.
Le iniziative del Campidoglio
Di fronte a questa escalation, in Campidoglio è stata presentata e approvata una mozione dai consiglieri Alessandro Luparelli, Michela Cicculli e Ferdinando Bonessio. Questa mozione mira a sensibilizzare il sindaco sulla problematica abitativa in città, divenuta urgente per molti romani. Il documento mette in luce come il fenomeno degli sfratti sia già in crescita e potrebbe ulteriormente intensificarsi con l’avvicinarsi del Giubileo. Una particolare attenzione è rivolta a chi potrebbe trovarsi senza un tetto, con stime che evidenziano il rischio di una maggiore vulnerabilità sociale.
Inoltre, la mozione sottolinea l’importanza del ripristino del fondo per il contributo all’affitto, istituito nel 2013, che ha supportato le famiglie in difficoltà nel pagamento del canone. Con l’abolizione di questo strumento, gli inquilini che si trovano in difficoltà rischiano di trovarsi direttamente esposti a procedure di sfratto.
La proposta di un protocollo per regolamentare gli sfratti
Oltre alla richiesta di un fondo per il supporto all’affitto, i gruppi promotori della mozione sollecitano l’attuazione di un Piano Casa approvato a luglio 2023. Questo piano prevede l’istituzione di un Osservatorio sulla condizione abitativa a Roma e un’Agenzia sociale per l’abitare. Questi istituti avrebbero il compito di monitorare la situazione abitativa e di progettare interventi mirati per affrontare le criticità, aumentando così la sostenibilità della disponibilità di alloggi.
In questo contesto, i consiglieri affermano che è fondamentale promuovere un tavolo di confronto tra le parti coinvolte, tra cui Roma Capitale, le autorità locali e le associazioni degli inquilini. L’obiettivo sarebbe quello di redigere un protocollo per regolamentare le procedure di sfratto, graduandole per evitare la creazione di nuove situazioni di emergenza sociale. Questa proposta è vista come una risposta necessaria per garantire stabilità abitativa a una vasta parte della popolazione romana.
A fronte di queste emergenze, il panorama abitativo di Roma si presenta sempre più complesso, richiedendo interventi immediati e una collaborazione tra i diversi attori per cercare di riportare equilibrio in un mercato che continua a subire pressioni.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Marco Mintillo