Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, ha riportato un episodio di aggressione e minacce a Napoli, nello storico Rione Sanità. La violenza si è manifestata mentre Borrelli si trovava in compagnia di Liudmyla Skliar, una donna ucraina che nel 2021 era rimasta coinvolta in una sparatoria. L’episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al crescente peso della criminalità nella zona.
Il contesto dell’aggressione nel Rione Sanità
La mattinata di Borrelli è stata segnata da una serie di eventi drammatici. Mentre era nel Rione Sanità, noto per le sue tradizioni culturali ma anche per la presenza di fenomeni di criminalità, il deputato e Liudmyla Skliar sono stati avvicinati da un gruppo di persone che hanno iniziato a gridare. Le frasi d’odio rivolte al deputato non sono state isolate, ma si sono materializzate in insulti e minacce, con un’intensità crescente che ha creato un’atmosfera di tensione palpabile.
Il gruppo ha accusato Borrelli e Skliar di essere “infami”, un termine che, secondo il deputato, viene utilizzato nel linguaggio criminale per riferirsi a chi collabora con le autorità. Questo atteggiamento ha messo in luce il rifiuto di alcune frange della comunità nei confronti del lavoro delle forze dell’ordine e di chi denuncia i crimini. La situazione è rapidamente degenerata, tanto che la Polizia ha dovuto intervenire per garantire la sicurezza del deputato e della sua accompagnatrice, scortandoli fuori dal quartiere.
L’intervento dei colori dell’ordine e la reazione di Borrelli
Le forze dell’ordine, presenti nella zona, hanno svolto un ruolo cruciale nel prevenire il peggio. Il tempestivo intervento ha permesso di placare una situazione che, altrimenti, avrebbe potuto assumere contorni ancor più gravi. Borrelli, in una nota, ha dichiarato che non intende farsi intimidire dall’arroganza e dalla malavita. La sua posizione è chiara: l’unico modo per affrontare la cultura camorristica è mantenere alta la guardia e continuare a combattere contro la criminalità.
Il deputato ha espresso anche una preoccupazione più ampia: il fenomeno della criminalità non è isolato. Riferendosi a una realtà in cui la presenza delle gang giovanili e della violenza è palpabile, ha continuato a richiedere maggiori controlli e una costante presenza delle forze dell’ordine per ripristinare un senso di sicurezza nel Rione Sanità.
Un grido di allerta per Napoli e il suo futuro
Quello che è accaduto nel Rione Sanità si pone come un forte segnale d’allerta per la città di Napoli. L’episodio ha messo in evidenza come le vittime innocenti della criminalità continuino a vivere in un clima di paura e minaccia. La presenza di una cultura del silenzio e dell’omertà continua ad ostacolare il cambiamento e la pacificazione di zone ad alto rischio.
Borrelli ha sottolineato l’importanza di non dimenticare le vittime, come Emanuele Tufano, ucciso in una sparatoria dovuta alla violenza tra baby gang. La comunità sembra essere divisa: da un lato ci sono coloro che sostengono l’impegno per combattere la criminalità e dall’altro chi, spaventato o complice, si oppone a questi sforzi. Il deputato promette di continuare a supportare le vittime e di lottare per un cambiamento. La richiesta di maggiore sicurezza e coinvolgimento delle forze dell’ordine nella vita del quartiere si traduce in una necessità urgente per la collettività.
Ultimo aggiornamento il 1 Novembre 2024 da Donatella Ercolano