Alessandro Baricco alla Buchmesse: la letteratura come baluardo dell’impegno civile

Alessandro Baricco alla Buchmesse di Francoforte discute il conflitto tra letteratura e impegno civile, sottolineando l’importanza di proteggere la libertà artistica e il patrimonio culturale contro le pressioni politiche.
Alessandro Baricco Alla Buchme Alessandro Baricco Alla Buchme
Alessandro Baricco alla Buchmesse: la letteratura come baluardo dell'impegno civile - (Credit: www.adnkronos.com)

Alessandro Baricco, rinomato scrittore torinese, ha recentemente partecipato a un evento significativo durante la terza giornata della Buchmesse di Francoforte, dove ha discusso delle complessità tra letteratura e impegno civile. Sotto i riflettori della Piazza Italiana, allestita dallo studio Stefano Boeri Interiors, Baricco ha messo in evidenza le sfide che affronta il mondo letterario e l’importanza di proteggere il patrimonio culturale contro ogni forma di controllo politico.

La letteratura come espressione di libertà

Durante il panel intitolato “Tra letteratura e impegno civile“, Baricco ha espresso un concetto fondamentale: la letteratura e l’impegno civile possono essere in conflitto. Secondo lo scrittore, la letteratura è un’arte che, sebbene possa intersecarsi con il desiderio di correggere e migliorare la società, mantiene una propria autonomia. Baricco ha affermato che “la scrittura non deve essere sacrificata in nome di un attivismo politico, pena la perdita di una dimensione essenziale dell’arte stessa.”

La riflessione di Baricco tocca un tema attuale e rilevante: “l’arte non deve mai essere ridotta a un mero strumento di propaganda.” In un periodo storicamente carico di tensioni sociali e politiche, l’autore ha avvertito che la letteratura deve rimanere fedele a se stessa, mantenendo la propria distanza da sette giustificazioni politiche. Questa distanza, secondo Baricco, è vitale per preservare l’identità e il valore della creazione artistica.

Difendere il patrimonio culturale

Baricco ha messo in guardia contro ogni tentativo di intimidire o censurare la letteratura, affermando con fermezza che “tale prassi non deve mai essere tollerata.” Difendere la letteratura significa proteggere la comunità e il potere espressivo dei suoi membri. Lo scrittore ha chiarito che, sebbene i libri portino con sé le storie e le esperienze degli autori, non possono essere considerati un riflesso diretto delle posizioni o delle battaglie personali di chi scrive.

Ulteriormente, Baricco ha evidenziato che l’impegno civile di uno scrittore può manifestarsi in diverse forme, non necessariamente attraverso i suoi lavori letterari. Questo approccio più sfumato implica che la letteratura possa servire da base di impatto sociale, ma in modo che ciascuna dimensione resti distinta nelle sue finalità. “Scrivere non deve equivalere a schierarsi,” ed è fondamentale mantenere quella “misura” che consente di affrontare le questioni sociali senza sacrificare l’estetica o l’integrità narrativa.

Potere e scrittura: una danza complessa

Uno dei punti salienti del discorso di Baricco ha riguardato la relazione complessa tra scrittori e potere. Ha notato che alcuni autori si allineano con il potere, mentre altri ne prendono le distanze. Questa pluralità di approcci è intrinsecamente legata alle dinamiche sociali e culturali in cui viviamo. Giornalmente, gli scrittori sono sottoposti a influenze esterne che possono alterare il loro rapporto con la creazione artistica.

Baricco ha criticato questa “danza” con il potere, evidenziando come possa portare a una forma di dipendenza, talvolta chiamata “doping.” Secondo lui, la letteratura dovrebbe rimanere ancorata alla bellezza e all’eleganza, evitando di farsi colonizzare da fattori esterni. L’autore ha ribadito l’importanza di “non perdere mai di vista l’estetica e la sensibilità,” elementi indispensabili nella creazione di opere che possano durare nel tempo e risuonare con le generazioni future.

I suoi commenti alla Buchmesse rappresentano un appello a scrittori e lettori: “mai smettere di valorizzare il potere della bellezza e dell’arte,” anche di fronte alle sfide e alle pressioni del mondo contemporaneo. In un’epoca di cambiamenti rapidi e tumultuosi, la missione della letteratura rimane cruciale e degna di essere protetta.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Laura Rossi

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie