Alluvione a Pianoro Vecchio: la casa di riposo Villa Giulia chiede aiuto dopo il disastro

Le alluvioni in Emilia-Romagna hanno devastato la casa di riposo Villa Giulia, creando una crisi critica per gli anziani ospiti e richiedendo urgentemente supporto professionale e risorse adeguate.
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Alluvione a Pianoro Vecchio: la casa di riposo Villa Giulia chiede aiuto dopo il disastro - (Credit: www.ansa.it)

Le recenti alluvioni dell’ultimo weekend hanno colpito duramente diverse zone dell’Emilia-Romagna, con effetti devastanti anche sulla casa di riposo Villa Giulia di Pianoro Vecchio. Marco Capelli, amministratore della struttura, racconta una situazione critica in cui le risorse locali stanno per esaurirsi e si necessita un intervento professionale per garantire la sicurezza e l’assistenza agli anziani ospiti.

La devastazione della casa di riposo

Marco Capelli, con trentasette anni di esperienza nella gestione della Villa Giulia, descrive la grave crisi in cui si trova la struttura. “La situazione è un disastro, l’acqua è arrivata ovunque.” La casa, che ospita 110 anziani, è stata già colpita da alluvioni in passato, ma l’evento recente ha superato ogni previsione. “Questa volta è andata peggio – continua Capelli – abbiamo ricevuto il doppio dell’acqua, che ha invaso non solo la nostra casa di riposo, ma anche la vicina scuola elementare.”

L’acqua ha sfondato le porte di sicurezza e ha invaso i locali sottostanti al livello della strada, rendendo inutilizzabili molte aree della struttura. Oltre a questo, l’emergenza prosegue con la palestra della casa di riposo che è diventata inutilizzabile e la mancanza di riscaldamento che aggrava la situazione, specialmente con l’inverno alle porte. I dipendenti, insieme ai volontari, hanno fatto del loro meglio per contrastare i danni immediati, ma la presenza di oltre due metri di fango nei garage evidenzia l’enormità della richiesta di intervento.

L’emergenza continua: la richiesta di professionisti

Dopo tre giorni di intenso lavoro da parte dei vigili del fuoco e della Protezione civile di Trento, Marco Capelli lamenta l’assenza di supporto continuativo, sottolineando che “ora siamo rimasti soli e non siamo preparati a questi eventi.” La presenza di volontari giovani è stata fondamentale, ma la struttura necessita di professionisti per gestire un disastro di tale portata. Con un generatore che fornisce luce e cibo agli ospiti, la situazione rimane critica; attualmente solo l’ala Nord è illuminata e due ascensori su quattro non sono operativi, limitando la mobilità degli anziani, molti dei quali non autosufficienti.

Capelli esplicita il bisogno urgente di “pompe per aspirare il fango e l’assistenza di vigili del fuoco e Protezione civile per almeno una settimana o più.” Il rischio che la situazione possa costringere a sfollare i residenti anziani, che già affrontano fragilità fisiche e mentali, è reale e preoccupante. La mancanza di risorse adeguate e di assistenza continua rende la realtà di Villa Giulia sempre più difficile.

Prossimi passi: il contatto con le autorità locali

In vista della situazione critica, Marco Capelli ha pianificato di contattare il prefetto per sollecitare aiuti e misure di emergenza. La priorità è garantire la sicurezza e la salute degli ospiti, ma per farlo è cruciale avere supporto professionale e attrezzature adeguate. “Noi siamo consapevoli di dover dare piena assistenza ai nostri pazienti e lo facciamo, ma senza aiuti esterni, non possiamo farcela.”

L’appello di Capelli è rivolto non solo alle autorità, ma anche a chiunque possa offrire competenze e risorse utili per far fronte a questa emergenza. Mentre il team di Villa Giulia continua a lavorare instancabilmente per mantenere una parvenza di normalità, la disperata ricerca di assistenza professionale rappresenta una priorità indiscutibile per il futuro di questa struttura e per il benessere dei suoi anziani residenti.

Ultimo aggiornamento il 22 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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